24 dicembre 2024

110 anni fa la "tregua di Natale" sugli insanguinati campi di battaglia d'Europa

"Mentre osservavo il campo ancora sognante, i miei occhi hanno colto un bagliore nell'oscurità. A quell'ora della notte una luce nella trincea nemica è una cosa così rara che ho passato la voce. Non avevo ancora finito che lungo tutta la linea tedesca è sbocciata una luce dopo l'altra. Subito dopo, vicino alle nostre buche, così vicino da farmi stringere forte il fucile, ho sentito una voce. Non si poteva confondere quell'accento, con il suo timbro roco. Ho teso le orecchie, rimanendo in ascolto, ed ecco arrivare lungo tutta la nostra linea un saluto mai sentito in questa guerra: 'Soldato inglese, soldato inglese, buon Natale! Buon Natale!'".

“Penso di aver assistito ad uno dei più straordinari spettacoli che chiunque abbia mai potuto vedere. Verso le 10 di stamattina stavo sbirciando sul parapetto quando ho visto un tedesco agitare le braccia e due di loro sono usciti dalle loro trincee e sono venuti verso i nostri. Stavamo per sparargli quando abbiamo visto che non avevano i fucili quindi uno dei nostri uomini è uscito per incontrarli e in circa due minuti il terreno tra le due linee di trincee era brulicante di uomini e ufficiali di entrambi i lati, che si stringevano le mani e si auguravano un felice Natale.“

 


Si chiama la tregua di Natale una serie di cessate il fuoco non ufficiali avvenuti nei giorni attorno al Natale del 1914 in varie zone del fronte occidentale. Soldati delle truppe tedesche e britanniche schierate sui lati opposti del fronte intonarono prima canzoni natalizie e quindi lasciarono le trincee per incontrarsi nella terra di nessuno per fraternizzare, scambiarsi cibo e doni, mostrandosi a vicenda foto e in qualche caso suonando e ballando. Sembra che ci furono anche partite di calcio improvvisate. Questo avvenne sul fronte delle Fiandre, nella zona di Ypres, Armentières e Lille, principalmente tra sodati inglesi e tedeschi (in alcune zone, in misura minore, parteciparono anche francesi e belgi) fino a coinvolgere decine di migliaia di soldati.
Benedetto XV, fallito il tentativo di fermare la guerra, aveva chiesto senza successo ai capi degli stati coinvolti che le armi tacessero almeno durante le feste natalizie. Se l’appello papale restò lettera morta, la spontanea mobilitazione di soldati sul fronte occidentale produsse tante piccole «tregue di Natale».


Capi di stato, governi e alti comandi dell’una e dell’altra parte, colti di sorpresa, decisero di porre rimedio alla pericolosa “fraternizzazione” coi nemici a partire dalle festività successive, con tassativi divieti, rigidi controlli e avvicendando i combattenti nelle trincee alla vigilia dei giorni di festa.
Un caporale tedesco dislocato nei pressi di Ypres, quando apprese la notizia di questi fatti scrisse con sdegno sul diario: «Che fine ha fatto l’onore dei tedeschi?». Era Adolf Hitler e i suoi scritti saranno pubblicati nel 1925 col titolo di Mein Kampf.

Nel mondo attualmente si combattono oltre 50 conflitti, il numero più alto mai registrato dalla fine della Seconda guerra mondiale (Global peace index, 2024). Secondo la Caritas italiana (VIII Rapporto sui conflitti dimenticati, Il ritorno delle armi. Guerre del nostro tempo), sono 52 gli Stati del mondo che vivono situazioni di conflitto armato. Aumenta il numero di guerre ad altissima e alta intensità. 4 guerre ad altissima intensità, con più di 10mila morti (erano 3 nel 2022): guerre
civili in Myanmar e Sudan, conflitti Israele-Hamas e Russia-Ucraina. Sono 20 le guerre ad alta intensità, con un numero di morti che oscilla tra 1.000-9.999. Erano 17 nel 2022.
Cresce anche il numero dei morti: 170.700, il più alto dal 2019. Tragico è il dato record sul numero di bambini uccisi e menomati: 11.649 nel 2023, con un aumento del 35% rispetto all’anno precedente. Quasi 300 milioni di persone nel mondo dipendono dagli aiuti umanitari, mentre il numero di rifugiati nel mondo è più che raddoppiato. Si registra il massimo storico nelle spese militari, che aumentano in tutto il pianeta.

Vedi anche:
- https://www.storicang.it/a/natale-1914-tregua-sul-fronte-occidentale_15945
- https://www.focus.it/cultura/storia/favola-natale-pace-trincea-soldati-prima-guerra-mondiale
- https://frontierenews.it/2024/02/la-tregua-di-natale-del-1914-quando-la-guerra-si-fermo-per-una-notte/
- https://www.ilpost.it/2014/12/25/tregua-natale-1914/
- https://www.vanityfair.it/article/che-cosa-e-la-tregua-di-natale-ci-fu-110-anni-fa-e-non-oggi
- https://www.economicsandpeace.org/wp-content/uploads/2024/06/GPI-2024-web.pdf
- https://www.caritas.it/wp-content/uploads/sites/2/2024/12/conflittidimenticati2024_sintesi.pdf

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/03/2001. Il blog è strumento di comunicazione degli eventi (e i relativi commenti) organizzati dal Comitato Provinciale e dalle Sezioni dell’A.N.P.I. Provinciale di Roma; promuove la libertà di pensiero, aderisce ai principi della Costituzione repubblicana, è antifascista e antitotalitario.
Ripudia intolleranza, razzismo e antisemitismo.
Le foto contenute in questo blog sono da intendersi a puro carattere rappresentativo, divulgativo e senza alcun fine di lucro. Sono © dei rispettivi autori, persone, agenzie o editori detenenti i diritti. In qualunque momento il proprietario può richiederne la rimozione tramite mail qui indicata. Tutto il materiale letterario/fotografico che esula dalle suddette specifiche è invece di proprietà © del curatore del presente blog e soggetto alle leggi sul diritto d'autore. Se ne vieta espressamente l'utilizzo in qualsiasi sede e con qualsiasi modalità di riproduzione globale o parziale esso possa essere rappresentato, salvo precedenti specifici accordi presi ed approvati con l'autore stesso e scrivente del blog medesimo, e alle condiizoni Creative Commons.© Copyright - Tutti i diritti riservati.