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30 settembre 2015

Inaugurazione della mostra Abbasso la guerra - Persone e movimenti per la pace dall'800 ad oggi. Venerdì 2 ott. alla Casa della memoria

L'ANPI Provinciale di Roma invita alla inaugurazione della mostra fotografica e documentaria Abbasso la Guerra - persone e movimenti per la pace dall'800 ad oggi che si terrà alla Casa della Memoria e della Storia venerdì 2 ottobre alle ore 17.30.

Intervengono:
Ernesto Nassi, Presidente ANPI Provinciale di Roma
Francesco Pugliese, curatore della mostra
Giorgio Giannini, Professore di Storia

La mostra, aperta dal 2 al 30 ottobre 2015, è realizzata in occasione in occasione del Centenario della Prima Guerra Mondiale, del 70° anniversario della Liberazione, del 70° anniversario del bombardamento di Hiroshima e Nagasaki e della nascita dell'Onu, del 60° anniversario dell'Appello Einstein-Russell. Dal lunedì-venerdì 9.30-20.00 presso la Casa della Memoria e della Storia Via San Francesco di Sales, 5.

Curata da Francesco Pugliese, attraverso pannelli con fotografie e riproduzione di immagini e documenti molti dei quali inediti, sostiene la memoria storica dell'opposizione alla guerra e agli armamenti illustrando l'impegno spontaneo e organizzato che singole persone, movimenti e associazioni hanno profuso contro la cultura della guerra attraverso iniziative e mobilitazioni, elaborazioni e pensiero, successi e sconfitte, idee e proposte.

Anche attraverso un Sapere ed una Scuola impegnati per la pace, Abbasso la guerra invita alla sensibilizzazione sui temi della pace e, in particolare, dell'educazione ad una Cultura di Pace sostenendo la diffusione di coscienze e pratiche pacifiste e non violente a tutti i livelli per un rinnovato impegno di massa favorevole al disarmo.
Prendendo le mosse dal principio sancito dall'articolo 11 della Costituzione Italiana - e cioè il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali - e ribadito dalla Carta delle Nazioni Unite, la mostra intende sensibilizzare, soprattutto, le giovani generazioni.

Non secondario è l'invito alla riflessione sul processo di integrazione europeo, che ha proprio nella pace la motivazione e le proprie finalità centrali.
Considerata pazzia bestialissima già da Leonardo da Vinci e definita l'inutile strage da Papa Benedetto XV, la guerra ha riproposto in ogni epoca, e riversato su ogni generazione coinvolta dalle sue tragiche conseguenze, il proprio carico di lutto e violenza.

Il sogno dell'Onu di "salvare le future generazioni dal flagello della guerra" rischia di infrangersi sulle nuove preoccupanti folate di antieuropeismo, nazionalismo ed intolleranza che stanno attraversando il Vecchio Continente.

La manifestazione, che ha ricevuto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, è promossa dall’Assessorato alla Cultura e allo Sport di Roma - Dipartimento Cultura Servizio Spazi Culturali in collaborazione con le Associazioni Residenti della Casa della Memoria e della Storia e Zètema Progetto Cultura con il patrocinio della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, del Museo Storico di Trento, del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani.



Protocollo d’intesa e di collaborazione tra la sezione Provinciale dell'ANPI di Roma e il Comune di Colleferro


 
 
Protocollo d’intesa e di collaborazione tra la sezione Provinciale dell'ANPI di Roma e il Comune di Colleferro.

vai alla notizia del 24 settembre 2015

L’ANPI di Roma, Ente Morale riconosciuto con D.L. 224/1945 i cui scopi statutari sono quelli di:

- Valorizzare il contributo dei Partigiani e degli Antifascisti della riconquista della libertà

- Ricordare i caduti della Resistenza

- Combattere contro ogni revisionismo storico teso a parificare i Partigiani ai fascisti repubblichini

- Battersi affinché i grandi ideali della guerra di liberazione ridiventino essenziali nella formazione delle nuove generazioni

- Concorrere al rispetto ed all’attuazione della Costituzione della Repubblica nata dalla Resistenza;


E il

Comune di Colleferro, che agli art. 3 e 6 dello Statuto approvato o con delibera di C.C. n. 59 del 28.06.1991, modificato ed integrato con Delibera di C.C. n. 31 del 29.04.1994 e modificato ed integrato con delibera C.C. n. 12 del 29.01.2007,  tra gli scopi statutari indica i seguenti:

- Il comune tutela e valorizza, nell’ambito delle proprie competenze, il patrimonio storico, librario, artistico, archeologico, monumentale, anche promuovendo la partecipazione di soggetti pubblici e privati (Artt. 47-49 del dpr n. 616/1977. )

- Promuove lo sviluppo delle attività turistiche favorendo servizi, strutture ed attività pubbliche e private riguardanti l’organizzazione e lo sviluppo del turismo locale, anche nei connessi aspetti ricreativi e sportivi, nonché la gestione degli impianti dei servizi complementari alle dette attività;

 
Considerato che,

L’’amministrazione, venerdì 25 settembre alle ore 11 depone una  lapide in memoria del Carabiniere Carmine Tamburrino, caduto a Colleferro per la libertà contro l'occupante nazi-fascista e che il Protocollo prevede, in occasione del 70° anniversario della liberazione dell'Italia dal nazi-fascismo, l'apertura straordinaria dei Rifugi di Colleferro in occasione della giornata mondiale del turismo che si terrà il 27 settembre;


Dato che,

Il 27 settembre è la Giornata Mondiale del Turismo, che ha come obiettivo quello di dare risalto al valore sociale, culturale, politico ed economico del turismo nel mondo e della capacità del turismo di aiutare le persone a realizzare un vero cambiamento nelle loro comunità locali.


Visto che,

I Rifugi, rappresentano per la nostra città, il luogo storico per eccellenza, dove si svolsero i drammatici eventi della II° guerra mondiale e dove per un lungo periodo vissero i cittadini di Colleferro, sotto la minaccia delle incursioni aeree.


Considerato che,

l'ANPI, da sempre si fà promotrice di iniziative che abbiano lo scopo di portare avanti lo spirito antifascista nel nostro paese, con questo protocollo chiediamo di promuovere e divulgare questa iniziativa attraverso le sue sedi in tutta Italia e attraverso i suoi canali di preferenziali.


Per tutto quanto premesso e considerato,

in tale occasione sigliamo un protocollo d’intesa per l’attività di tutela e valorizzazione del patrimonio storico, politico e culturale dell’Antifascismo e della Resistenza, al fine di mantenere vivo il ricordo di una pagina significativa della storia e sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza della memoria storica.


Con questo Protocollo inoltre,

- Consolidiamo la collaborazione nell’ideare, promuovere e realizzare eventi e manifestazioni in occasione di celebrazioni di fatti relativi alla Liberazione, e nella valorizzazione di figure significative dell’ antifascismo e della Resistenza.

- Costruisconi insieme appuntamenti per stimolare la partecipazione e il protagonismo giovanile che abbiano come soggetto figure eroiche della Resistenza Italiana e della Repubblica Italiana;

- Promuovere percorsi da proporre agli istituti scolastici su Costituzione, antifascismo democratico e impegno civile.


Colleferro, 25 settembre 2015


Il Presidente                                                                        Il Sindaco

dell’ANPI di Roma                                                            di Colleferro
                    Ernesto Nassi                                                                             Pierluigi Sanna

28 settembre 2015

Lucia Ottobrini, i funerali martedì 29 settembre a Roma.


Lucia Ottobrini ci ha lasciato e si è riunita alle altre tre ragazze dei GAP. Con la sua morte, i protagonisti della lotta partigiana a Roma, sono sempre di meno, ma le loro gesta sono nel cuore e nella mente degli antifascisti romani e non solo, perchè le azioni fatte assieme a compagne e compagni, durante l'occupazione nazifascista di Roma, rappresentano la forza di chi non ha accettato la sottomissione di un popolo, battendosi per la libertà. L'ANPI di Roma è fraternamente vicino al valoroso partigiano Mario Fiorentini e ai suoi figli, nel ricordo indelebile della cara moglie e mamma, di cui tutti sentiremo la mancanza. Il ricordo di Lucia è racchiuso nella sua generosa lotta per sconfiggere nazismo e fascismo, noncurante dei rischi e della possibile morte in combattimento a fianco dell'amato Mario e dei compagni e amici Carla Capponi e Rosario Bentivegna. E’ grazie al coraggio di quei giovani che tutti gli italiani hanno riavuto la libertà. Ciao compagna Lucia.
I funerali si svolgeranno martedì  29 settembre alle ore 11,30 nella Basilica di Sant'Andrea delle Fratte, via di Sant'Andrea delle Fratte 1, a Roma.
Ernesto Nassi
Presidente ANPI provinciale di Roma

27 settembre 2015

Morto a Roma Pietro Ingrao


Nato a Lenola (Latina) il 30 marzo 1915, laureato in Legge e in Lettere e Filosofia, 

giornalista, parlamentare e dirigente comunista. Antifascista, perseguitato politico.

La guerra di Spagna aveva significato per lui (che si era classificato terzo con una poesia ai Littoriali della cultura e dell'arte e che da poco si era iscritto ai corsi del neonato Centro sperimentale di cinematografia), una sorta di spartiacque tra fascismo e antifascismo. Lasciato il Centro di cinematografia, il 1939 vede il giovane Ingrao attivo nei gruppi antifascisti studenteschi dell'Università di Roma. Nel 1940 entra nell'organizzazione comunista clandestina. Ricercato dalla polizia e denunciato al Tribunale speciale ripara in Calabria, dove continua l'attività politica. Passa poi a Milano, dove redige l'Unità clandestina. Il 25 luglio 1943, alla caduta del governo di Mussolini, è Pietro Ingrao che, in una improvvisata manifestazione ai bastioni di Porta Venezia, tiene in piazza Oberdan il primo comizio antifascista. Dopo l'armistizio, prende parte alla Guerra di liberazione nelle file della Resistenza. Tornato nella Capitale nel marzo 1944, Ingrao entra nel comitato clandestino della Federazione comunista romana. Dopo la Liberazione, il suo partito gli affida incarichi di sempre maggior rilievo: direttore de l'Unità di Roma dal 1947 al 1956; membro del CC del PCI dal VI Congresso del 1948; membro della Direzione dalla IV Conferenza nazionale del 1955; deputato dal 1948 per dodici legislature fino a quando, nel 1992, chiede di non essere ricandidato; nella Segreteria del PCI dal 1956 al 1966, quando al Congresso del suo partito (nel quale rappresenta la sinistra), rivendica il diritto al dissenso. Spiegherà poi: "...in quella mia rivendicazione di libertà del dissenso c'era non solo il drammatico stimolo che era venuto dalla rivelazione dei delitti di Stalin, ma una convinzione più profonda che aveva anche a che fare con una riflessione sull'esistere. Mi muoveva non solo la tutela della libertà di opinione, ma ancor più la convinzione che il soggetto rivoluzionario era un farsi del molteplice...". Presidente del gruppo parlamentare comunista alla Camera nel 1968, Ingrao presiederà, succedendo a Sandro Pertini, l'Assemblea di Montecitorio dal 5 luglio 1976 al 1979, quando chiederà di non essere confermato. Alla presidenza della Camera dei deputati, gli succederà Nilde Iotti. Nel 1989 Pietro Ingrao si oppone alla "svolta" di Achille Occhetto (che trasformerà il PCI in Partito Democratico della Sinistra), ma è contrario a ogni ipotesi scissionista, tanto che nel 1991 aderirà al PDS come leader dei comunisti democratici. Lascerà il PDS nel 1993 e nel 2004 (dopo le elezioni europee), aderirà al Partito della Rifondazione Comunista. Autore di molti libri, Pietro Ingrao ha pubblicato nel 1995, con Rossana Rossanda,Appuntamenti di fine secolo e, nel 2006, il volume autobiografico Volevo la luna. - Biografia dell'A.N.P.I. nazionale - le foto sono del sito www.pietroingrao.it




Ci ha lasciato la Partigiana Lucia Ottobrini


Sabato 26 settembre, nella clinica San Raffaele di Rocca di Papa, a 91 anni, è scomparsa Lucia Ottobrini, Partigiana combattente. 


Vedi anche: Nota di Ernesto Nassi, Presidente Anpi Provinciale di Roma


Nata a Roma nel 1924, impiegata, Medaglia d'argento al valor militare. È stata impiegata del Ministero del Tesoro. Quando entrò, a 18 anni, nella Resistenza romana (i nomi scelti a copertura furono "Maria" e "Leda"), fece parte dei GAP centrali. Tra le tante azioni alle quali ha partecipato, quella con Marisa Musu e Carla Capponi dinnanzi alla caserma dell'81° Fanteria di via Giulio Cesare, per ottenere la liberazione dei civili arrestati; quelle per l'approntamento dei campi di lancio per gli aerei alleati; l'attacco ai fascisti in via Tomacelli; l'azione gappista di via Rasella. Nel dopoguerra ha sposato il matematico Mario Fiorentini, allora studente e, durante l'occupazione di Roma, comandante del GAP "A. Gramsci". Sulla scelta che ha condizionato tutta la sua vita, Lucia Ottobrini ha avuto modo di dichiarare: "La principale motivazione della mia scelta antifascista fu sicuramente l'entrata in guerra contro la Francia, la mia seconda patria, l'infamia di un'aggressione contro un Paese che era stato già piegato dai tedeschi. Poi le leggi razziali. Molta gente, specie nel "popolino", aveva creduto in una matrice proletaria del fascismo e in una certa propensione ad occuparsi della povera gente e questo spiega il consenso di massa che il fascismo, e il fascino personale di Mussolini, avevano conseguito. Con i fallimenti della campagna di Grecia e di Russia, si capì subito però che la guerra non sarebbe stata la passeggiata imprudentemente promessa. Fu il fatto di aver passato la prima parte della mia esistenza in un ambiente proletario e i miei trascorsi in Francia, che fecero maturare in me la coscienza di stare dalla parte degli operai e del popolo". Nel 2004, Lucia Ottobrini è stata tra i firmatari dell'appello al Presidente Ciampi, perché fosse degnamente celebrato il sessantesimo della Liberazione.

Biografia a cura dell'A.N.P.I. nazionale



24 settembre 2015

Anpi di Roma e Municipio di Colleferro insieme per tutelare e valorizzare i Rifugi antiaerei della seconda guerra mondiale

ANPI Provinciale di Roma

Comunicato Stampa
Anpi di Roma e Municipio di Colleferro insieme per tutelare e valorizzare i Rifugi antiaerei della seconda guerra mondiale

Domani 25 settembre il presidente dell’Anpi Provinciale di Roma, Ernesto Nassi, ed il sindaco di Collefferro, Pierluigi Sanna, firmeranno, alle ore 13 presso il Municipio, un protocollo di intesa per tutelare e valorizzare i Rifugi antiaerei che durante la seconda guerra mondiale salvarono dai bombardamenti molte famiglie. L’intesa ha l’obiettivo di mantenere vivo il ricordo di una pagina significativa della storia sensibilizzando le nuove generazioni sull’importanza della memoria storica.
Saranno promossi eventi, in occasione di celebrazioni di fatti relativi alla Liberazione cercando di valorizzare le figure significative dell’antifascismo e della Resistenza, e percorsi ad hoc per le scuole su Costituzione, antifascismo democratico e impegno civile.
 
L’amministrazione di Colleferro, inoltre, deporrà venerdì 25 settembre alle ore 10,45 una lapide in Piazza Italia in memoria del Carabiniere Carmine Tamburrino, caduto a Colleferro per la libertà contro l’occupazione nazifascista. Dopo la firma del protocollo, alle ore 13,30, sarà effettuata una visita al Rifugio, che sarà anche straordinariamente aperto in occasione della giornata mondiale del turismo che si terrà il 27 settembre prossimo.
Il protocollo sarà pubblicato, dopo la firma, nel sito www.anpiroma.org

Roma, 24 settembre 2015
 
Rifugio antiaereo di Colleferro
 
Carabiniere Carmine Tamburrino caduto nel 1943 in via Casilina durante l’occupazione nazista
 
 

22 settembre 2015

Affile, Nassi: dedichiamo quel sacrario ai partigiani. Corriere della Sera 22 sett 2015


«Dedichiamo quel sacrario ai partigiani» Via al processo contro il sindaco di Affile per il mausoleo a Graziani. La proposta dell`Anpi
di Fabrizio Peronaci

 
Antifascismo fanatico? No, il nostro è rispetto della memoria e della storia, che ha condannato chi combatté al fianco dei nazisti, contro i soldati italiani. Oggi è un giorno importante e...» Davanti al tribunale di Tivoli, dove è iniziato il processo sul caso del mausoleo di Affile dedicato a Rodolfo Graziani, ministro della Guerra nella repubblica-fantoccio di Salò, il presidente dell`Anpi è sollevato. Ma si ferma, esita...
Vuole essere certo che la sua non venga scambiata per una provocazione. Ernesto Nassi sorride, conclude la frase: «...E vorrei fare una proposta concreta: il mausoleo dedichiamolo ai partigiani della Valle dell’Aniene e alle migliaia di martiri del colonialismo in Libia, Somalia, Etiopia. Non ci sarebbero spese aggiuntive - insiste Nassi, 74 anni, pensionato postelegrafonico, figlio di un combattente nelle formazioni di Giustizia e Libertà - basta decidere, per così dire, un cambio di destinazione: quello stesso manufatto venga utilizzato per ricordare le vere vittime».
Nel giorno dedicato alle schermaglie legali, insomma, l`Anpi rilancia. Ieri mattina a Tivoli, alla prima udienza del processo per apologia del fascismo e vilipendio della Costituzione, oltre al sindaco del piccolo comune in provincia di Roma, Ercole Viri, c`erano i rappresentanti dell`Anpi dai quali è partita la denuncia e quelli di centri tristemente famosi come Stazzema e Marzabotto, medaglie d`oro al valor militare, che hanno chiesto di potersi costituire parte civile. E’ un processo-simbolo, che interpella i valori della Resistenza e la necessità di custodirne la memoria, ma anche un procedimento concreto, mirato a circoscrivere fatti e responsabilità.
L`udienza è durata pochi minuti: il giudice, preso atto della richiesta dell`avvocato difensore, ha disposto il rito abbreviato, che si terrà il 12 febbraio 2016. In quella sede, oltre 70 anni dopo, sarà deciso se un mausoleo a Graziani rappresenti un «oltraggio» (come tale perseguibile) o, al contrario, è chi vi si oppone a cadere nell`errore del «fanatismo», in un`epoca in cui «l`antifascismo militante è archiviato», come ha scritto giorni fa il Secolo d`Italia. Lui, il partigiano Nassi, ci crede: «Chiedere il rito abbreviato solitamente corrisponde a un`ammissione di colpa. Otterremo giustizia, finalmente, per le migliaia di morti partigiani e nelle invasioni coloniali».
Fabrizio Peronaci ©riproduzione riservata
 

21 settembre 2015

Ricordo di Carla Capponi e Rosario Bentivegna - Casa della Memoria, 22 sett 2015

L’A.N.P.I. Ricorda Carla Capponi e Rosario 

Bentivegna ad un anno dalla deposizione delle loro 

ceneri nel Tevere.



Verrà proiettato il documentario inedito del regista 

Elio Matarazzo dal titolo “ Cuore di Donna”


Ne discutono Ernesto Nassi, Presidente A.N.P.I. Roma

e Tina Costa, Vicepresidente A.N.P.I Roma



Partecipa la Partigiana on. Marisa Rodano

Sarà presente l'autore


Martedì 22 settembre 2015 ore 17:00

Casa della Memoria e della Storia

Via San Francesco di Sales, 5



Il 22 settembre 2015 è un anno esatto dalla deposizione delle ceneri dei due eroici partigiani romani, l'A.N.P.I. di Roma sente il dovere di ricordarli con affetto per quello che hanno dato nella lotta al nazifascismo. Purtroppo le Istituzioni, partiti e sindacati, non sono stati in grado di rispettare il desiderio dei due partigiani, di essere sepolti al Cimitero Acattolico di Testaccio. L'A.N.P.I. di Roma invita i cittadini romani a portare un fiore al Tevere da dedicare ai due eroici partigiani.

Per usare le parole di Carla Capponi ad una giovane donna:

Ogni epoca del nostro vivere ci riserva, purtroppo difficoltà e pericoli. Il fatto è che essi hanno tempi diversi: il mio del passato e il vostro dell’avvenire. Presentano anche per questo, aspetti diversi che possono, se superati il senso di una gratificazione, di un equilibrio ritrovato, di una “vittoria” conseguita e allora la misura dei sentimenti è identica: che tu abbia superato un esame difficile a scuola – uno dei primi traguardi – o che tu sia riuscita a salvarti da un arresto delle SS gettandoti dalla finestra e scappando nel buio della notte. E’ solo la spettacolarità della vicenda che ci illude sul valore di quella prova, credimi. Ogni atto della nostra vita richiede prontezza decisione, impegno, volontà determinazione, ma soprattutto “cuore”, e anche un poco di fortuna, che consiste in quell’insieme di fatti incidenti che ti aiutano, se riesci a vincere l’indolenza e la sfiducia in te stessa. ”



Riforma costituzionale: 'Alziamo la voce': presidio al Senato, Piazza cinque Lune, il 23 settembre

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Alziamo la voce

Coordinamento per la Democrazia Costituzionale 
20 set 2015 — La controriforma costituzionale è approdata nell’aula del Senato senza che fosse terminato l’esame in Commissione. In vista della scadenza del termine per la presentazione degli emendamenti, sono iniziate delle grandi manovre per condizionare la libertà di voto dei senatori e le decisioni che deve assumere, in piena autonomia, il Presidente del Senato in ordine all’ammissibilità degli emendamenti volti a introdurre profonde modifiche del provvedimento in discussione.
In questo contesto fanfare e rulli di tamburo annunciano la possibile intesa nel Partito democratico sulla base di un emendamento “chirurgico” all’art. 2 che suonerebbe così: “la durata del mandato dei senatori coincide con quella degli organi delle istituzioni territoriali dai quali sono stati eletti, su indicazione degli elettori in base alle leggi elettorali regionali”.
Una simile intesa sarebbe una volgare truffa ai danni del popolo sovrano. L’emendamento non farebbe altro che ribadire il no all’elezione popolare diretta dei senatori, affidando al Consiglio regionale il potere di scegliere i rappresentanti in Senato, mentre al popolo sovrano sarebbe consentito solo di esprimere un parere. Rimarrebbero comunque in piedi tutti gli altri elementi che rendono inaccettabile questa riforma.
E’ più che mai necessario ed urgente far sentire alta la nostra voce di dissenso e smascherare ogni tentativo di raggirare l’opinione pubblica.
Per questo il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale ha indetto un presidio di cittadini innanzi al Senato, Piazza cinque Lune, dalle h. 15 alle 20 di mercoledì 23 settembre.
Invitiamo tutti a mobilitarsi e ad organizzare manifestazioni pubbliche (presidi, sit in, volantinaggi) ovunque possibile sul territorio e ad incrementare la raccolte delle firme su questa petizione:
https://www.change.org/p/senato-della-repubblica-sbloccare-la-democrazia-per-far-ripartire-l-italia

Processo al sindaco di Affile per il monumento-sacrario intitolato al criminale di guerra Graziani

Oggi 21 settembre 2015 Ernesto Nassi, presidente dell'ANPI Provinciale di Roma, si trova presso il Tribunale di Tivoli  per assistere al processo contro Ercole Viri, Sindaco di Affile, e due assessori.
Sono presenti i compagni di Vicovaro, Tivoli, Massa e Carrara, Marzabotto, rappresentanti della Comunità Etiope ed Emilio Ricci, legale rappresentante dell'ANPI.

Il giudice del tribunale di Tivoli ha accettato la richiesta del rito abbreviato, presentata dai legali del sindaco di Affile (Roma), accusato di aver realizzato un mausoleo intitolato all'ex generale fascista Graziani, che fu anche ministro della Guerra. A darne notizia è Ernesto Nassi, presidente dell'Anpi, associazione che si è costituita parte civile per vilipendio della costituzione e della lotta partigiana. Una nuova udienza è stata fissata per il 12 febbraio 2016. 
Il giudice si è poi riservato sulla richiesta di costituzione di parte civile presentata dai comuni di Stazzema e Marzabotto, medaglie d'oro al valor militare.

L'ANPI nazionale aveva sporto formale denuncia presso la Procura della Repubblica di Tivoli contro il Sindaco di Affile, Ercole Viri, ed altri eventuali compartecipi, a seguito dell'erezione del monumento-sacrario a Rodolfo Graziani, per vari reati (apologia del fascismo, apologia di delitti ed altri reati previsti dalla legge Mancino).
Con la denuncia, presentata il 20 settembre 2012, fu anche chiesto che la Procura compisse accertamenti sulle modalità della realizzazione del monumento con fondi pubblici, ai fini di ulteriori valutazioni. 

Il monumento-sacrario al generale Graziani, firmatario delle leggi razziali e criminale di guerra condannato a 19 anni di carcere, è stata realizzato beneficiando di un contributo di 180 mila euro stanziati dalla Regione Lazio, guidata dall'ex governatrice, Renata Polverini.


Vedi anche:

L'ANPI denuncia il Sindaco di Affile


da ANPI News ottobre 2013

Il presidente della Regione Zingaretti sospende il finanziamento al Comune di Affile

Non alla 'Predappio' del Lazio

foto del presidio ad Affile del 23 settembre 2012










'La memoria che unisce': ricordo di Walter Rossi con Erri De Luca. Il 25 sett. a La Sapienza

Il 25 settembre, alle ore 17.30 alla facoltà di Lettere e Filosofia dell'università la Sapienza, le sezioni ANPI Università Walter Rossi - Partigiani sempre e San Lorenzo, e le associazioni Link Roma, Associazione culturale la Lotta Continua, l'UniGramsci organizzano un momento di riflessione sulla partecipazione nei diverse movimenti in Italia dagli anni 70 ad oggi per capire come si è evoluta e com'è ora è intesa. 

LA MEMORIA CHE UNISCE, QUANDO LA POLITICA E' PARTECIPAZIONE

Per fare questo partiamo dal ricordo di Walter Rossi studente antifascista e militante di Lotta Continua ucciso dai fascisti in Viale delle Medaglie d'oro il 30 settembre 1977.
Ne discutiamo con Erri de Luca.


16 settembre 2015

'La Resistenza una lotta di classe' il 18 sett con la Sez. Anpi Trullo - Magliana

Venerdi 18 settembre alle ore 18.00 presso Baccelli d’Idee in via Orciano Pisano 9 (Montecucco dietro l’AMA) l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sezione Trullo-Magliana “Franco Bartolini” di Roma terrà un incontro sull’esperienza delle Repubbliche Partigiane e sull’impatto positivo che ebbero nella scrittura della Carta Costituzionale. Evidenziando come proprio gli elementi di equità sociale e democrazia, frutto di quell'esperienza, e presenti nella Costituzione rimasero inapplicati per lungo tempo e che si poterono ottenere solamente con le lotte degli anni 60-70. Infine si parlerà di come negli ultimi anni la Costituzione, che continua a non essere applicata ma che rappresenta ancora la garanzia di alcuni diritti e tutele, è sotto un pesante attacco proprio perché forgiata con un carattere antifascista, progressista e democratico.

Ne discutiamo con Nunzia Augeri (saggista ed autrice del libro “L’estate della libertà. Repubbliche partigiane e zone libere), Alexander Hobel (storico studioso del movimento operaio), Cesare Antetomaso (avvocato membro dei Giuristi Democratici) ( introduce la sezione Anpi Trullo-Magliana.



La lotta di Resistenza in Italia fu combattuta da migliaia di uomini e donne che, oltre a battersi per liberare la penisola dall’occupante nazista e dalla dittatura fascista, si ponevano l’obiettivo della costruzione di una nuova società. Una società diversa da quella in cui erano cresciuti, una società che garantisse libertà, giustizia sociale ed uguaglianza. I principi ispiratori delle formazioni partigiane si poterono applicare in quella magnifica esperienza che furono le Repubbliche Partigiane, il primo embrione di forme statali libere ed ispirate alla realizzazione di un’esperienza di tipo democratico e partecipativo fondata su due pilastri, il lavoro e l’antifascismo. Esse costituirono un’esperienza intensa e significativa e, per chi era da sempre stato escluso da ogni partecipazione democratica, rappresentarono la speranza in un futuro di dignità e di riscatto, e la consapevolezza che si stavano ponendo le basi per la costruzione di qualcosa di nuovo. Lo spirito di alcune scelte legislative scaturite da quella esperienza fu recepito dagli estensori della Costituzione italiana ma molti di quei diritti, pur essendo garantiti formalmente, resteranno spesso inapplicati nelle realtà quotidiana. E così sarà necessario, nei decenni successivi, un nuovo e lungo ciclo di lotte operaie e contadine per riuscire ad ottenere quanto fu previsto dai padri costituenti. Negli ultimi anni ci siamo troviamo invece a subire un pesante e violento attacco ai principi ispiratori della Costituzione, proprio perchè frutto della Resistenza e quindi portatrice di quei valori antifascisti, democratici e progressisti. L’azione degli ultimi governi per smantellare i diritti del lavoro (job act, articolo 18) la democrazia (legge elettorale, senato) i diritti e l’uguaglianza (pareggio di bilancio, buona scuola, privatizzazioni) rappresentano la controffensiva di quei poteri forti che uscirono sconfitti dalla lotta di Resistenza.
Oggi torna a riaffacciarsi l’esigenza di una riappropriazione della democrazia, di un ritorno a una partecipazione attiva, consapevole e diffusa. E allora l’importante esperienza delle Repubbliche partigiane può tornare utile, viva e attuale e la difesa del più prezioso frutto figlio di quel periodo, cioè la Costituzione, deve essere un impegno costante di tutti i cittadini.

Nunzia Augeri iscritta all’ANPI, milanese è traduttrice e saggista. Giovanissima, ha collaborato con Lelio Basso presso la redazione della rivista “Problemi del socialismo”. Con il marito, Luciano Raimondi, (Nicola), che fu commissario politico delle Brigate Garibaldi in Ossola, ha vissuto per molti anni all’estero e in particolare a Città del Messico, dove ha diretto la rivista “Italia-Mexico”, poi in Danimarca, in Finlandia e a Bruxelles, dove ha lavorato presso il Parlamento europeo. È stata redattrice della Nicola Teti Editore, curando la redazione del “Calendario del popolo” e di parte della Storia della società italiana. È traduttrice di testi di diritto, economia, scienze politiche per vari editori. Attualmente collabora con le edizioni di Punto Rosso e per  “Marxismo Oggi”

Alexander Hobel Dottore di ricerca in Storia presso l'Università "Federico II" di Napoli, studioso del movimento operaio e comunista, è stato borsista dell'Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, collabora con la Fondazione Istituto Gramsci e la Fondazione Luigi Longo, fa parte della redazione della rivista “Studi storici”. Autore di “Luigi Longo, una vita partigiana (1900-1945)” ed “Il Pci di Luigi Longo (1964-1969)"

Cesare Antetomaso avvocato, portavoce dell'Associazione Giuristi Democratici di Roma e membro dell'esecutivo nazionale, associazione che da tempo si batte per la difesa ed attuazione dei principi democratici, di uguaglianza ed antifascisti della Costituzione della Repubblica. Impegnato nella lotta alle discriminazioni etniche, al precariato nel pubblico e nel privato, ai progetti reazionari in tema di diritti fondamentali; è stato fra i fondatori dell'Associazione per la democrazia costituzionale.

Sezione ANPI Franco Bartolini
Trullo-Magliana
sez.anpi.bartolini@gmail.com
www.anpitrullo.blogspot.com
FB: anpi trullo-magliana

'Parlando di Lidia'. Il 50° della scomparsa di Lidia De Angelis. Il 24 sett a Maccarese.

Giovedì 24 settembre 2015 alle ore 17:30 presso la Casa Comunale di Maccarese, la Sez. ANPI CGIL Roma centro ovest litoranea, terrà una inziativa sul 50° della scomparsa di Lidia De Angelis.

'PARLANDO DI LIDIA'




All'iniziativa parteciperanno il Sindaco di Fiumicino, Esterino Montino (che svolse attività in Federbraccianti nel territorio), la FLAI, nella persona del Segretario Generale Roma Lazio Giuseppe Cappucci, lo SPI e la Camera del Lavoro.

Saranno presenti i figli di Lidia De Angelis, Angelo e Marco Fredda e l'on. Marisa Rodano.

E' una circostanza particolarmente importante, perché, nello spirito di una sezione ANPI CGIL, i temi che vengono a legarsi sono quelli delle lotte del movimento operaio, dell'antifascismo, della Resistenza e della costruzione dell'ideale caratterizzante la nostra Costituzione.

La drammaticità delle cronache recenti, che hanno visto braccianti perdere la vita nei campi del sud d'Italia per le condizioni di lavoro disumane imposte a uomini e donne, quasi sempre migranti, e la vicenda dei profughi che sta mettendo alla prova la reale tenuta democratica del nostro Paese e dell'Europa, rende attualissimo l'intreccio del dibattito.

14 settembre 2015

Gli Internati Militari Italiani, diari e lettere dai lager nazisti. Il 15 sett. - Camera del Lavoro CGIL Roma Nord

La sezione ANPI Aurelio Cavalleggeri 'Galliano Tabarrini', riprende l'attività presentando il prossimo 15 Settembre alle ore 19,00, presso la Camera del Lavoro CGIL Civitavecchia-Roma Nord-Viterbo (P.zza S. Giovanni B. De La Salle 3/a, 2° piano – Roma) il volume di Mario Avagliano e Marco Palmieri:

“Gli Internati Militari Italiani”, diari e lettere dai lager nazisti (1943-1945) - Einaudi

L’8 Settembre prossimo ricorrerà il 72° Anniversario dell’annuncio dell’Armistizio “corto”, firmato a Cassibile (SR) cinque giorni prima. Si tratta di una data cruciale per la Storia del nostro Paese che non ha significato solo la disgregazione delle autorità di governo (Casa Savoia in testa), ma anche l’inizio della Resistenza armata al nazifascismo.

Una parte importante in questo Movimento di popolo l’hanno avuta i molti militari che hanno deciso di combattere contro i tedeschi ed i fascisti, formando - o andando a fare parte di - Bande Partigiane armate. Ma importante – e per molto tempo taciuto o dimenticato - è stato anche l’apporto che al Movimento di Resistenza hanno dato gli oltre 750.000 militari italiani (IMI) che i tedeschi avevano rastrellato – dopo l’8 Settembre 1943 – e deportato in Campi di Raccolta e/o di sterminio. Il loro netto rifiuto di schierarsi a fianco dei nazisti e dei fascisti, anche se non ha dato luogo ad azioni armate, è stato importante perché deciso e condotto in situazioni di pesante costrizione, attraverso la detenzione forzata, e di pericolo per la propria vita

Il lavoro di Avagliano e Palmieri ha raccolto e sistematizzato molte testimonianze scritte “a caldo” da questi militari, inquadrandole nel contesto storico nel quale hanno avuto origine e discuterne insieme ad uno degli autori ci è sembrato un modo non usuale e giusto per ricordare l’8 Settembre del ’43 e tutto quello che questa data ha significato per il riscatto democratico del nostro Paese.

Abbiamo già avuto il piacere di ospitare Mario Avagliano, per la presentazione del suo “Di pura razza Italiana” e certamente quella del 15 Settembre prossimo sarà una serata interessante non solo per “fare memoria” di alcuni fatti, ma soprattutto per capire ed apprezzare la forza e la tenacia di chi ha voluto, attraverso il proprio “No!”, affermare e rivendicare quella dignità che tedeschi e fascisti avevano pensato fosse possibile – e facile – togliere loro.



11 settembre 2015

Richiesta rettifica ANPI Roma a Il Messaggero per articolo su Albano "Targa e sala negata, Anpi accusa il Comune"



In relazione all’articolo di Enrico Valentini dal titolo: "Targa e sala negati, l'Anpi accusa il Comune", pubblicato da Il Messaggero 'metropoli' pag. 37 del 10 settembre, si chiede rettifica ai sensi dell'art. 42 della legge 416/81.


In relazione all’articolo di Enrico Valentini sull’anniversario della battaglia di Villa Doria - Il Messaggero del 10 settembre - occorre fare chiarezza poiché l’autore ha fornito una personale e parziale versione di quanto accaduto ad Albano il 9 settembre scorso. Le persone in piazza per la presentazione del libro non erano “arrabbiatissime" ma partecipi ed interessate agli interventi della Consigliera regionale Marta Bonafoni e dello storico militare colonnello Antonino Zarcone, svolti senza polemiche verso la giunta municipale di Albano. E' stata ricordata con toni civili dal Presidente ANPI Albano-Castelgandolfo, Ennio Morigi, la mancata intitolazione di uno slargo ai caduti militari, intitolazione che speriamo possa essere ancora effettuata. Ernesto Nassi, Presidente ANPI di Roma, rievocando l'eroica battaglia dei fanti della Div. Piacenza e dei soldati italiani sparsi in Europa, ha ricordato che coloro che oggi siedono nelle istituzioni municipali lo devono a quei soldati e civili che hanno dato la vita per difendere la Patria. Nassi non è “andato su tutte le furie”, ma ha espresso amarezza per la delibera con la quale si chiedono 100 euro per l'uso della sala consiliare, ritenendo ingiusto che il provvedimento riguardasse anche le associazioni che rappresentano chi ha combattuto contro il nazifascismo, motivo per cui si è ritenuto opportuno che la presentazione del libro si svolgesse in piazza. Dispiace che il ‘quotidiano di Roma’ non abbia colto il senso e il valore della presentazione del libro, unico nel suo genere, sulla battaglia di Villa Doria, puntando invece su un inesistente scontro ANPI - Comune di Albano.
ANPI Provinciale di Roma




09 settembre 2015

72° anniversario della Battaglia della Montagnola - Giovedì 10 settembre 2015

Giovedì 10 settembre 2015, il Municipio Roma VIII in occasione del 72° anniversario della Battaglia della Montagnola organizza una manifestazione commemorativa.

Intervento, tra gli altri, del Presidente dell'ANPI Provinciale di Roma, Ernesto Nassi.

L’appuntamento prenderà il via alle ore 15.45 presso il Centro Sociale Anziani “Casale Ceribelli” in via Pico della Mirandola, 48 da dove partirà un corteo che raggiungerà Piazza Caduti della Montagnola, luogo della celebrazione.
L'evento vedrà la partecipazione di Roma Capitale, della Parrocchia Gesù Buon pastore, di tutte le Associazioni di ex combattenti e partigiane, della banda della Marina Militare e del Centro Sociale Anziani Casale Ceribelli.

Info e programma nel sito del Municipio VIII


Articolo di Il Messaggero del 10 settembre e richiesta rettifica di Anpi Roma.

"Una storia dal passato - Battaglia di Villa Doria - 9 settembre 1943" con l'ANPI di Albano

Presentazione del libro "Una storia dal passato - Battaglia di Villa Doria - 9 settembre 1943" con l'ANPI di Albano Laziale e Castel Gandolfo, in piazza Salvatore Fagiolo ad Albano. 09/09/2015

Vedi anche il comunicato

aggiornamento dell'11 sett. 2015: richiesta rettifica Anpi Roma a Il Messaggero














08 settembre 2015

"Strela era morto e vedeva la luna" l'8 sett. all'Esquilino

Martedì 8 settembre 2015 alle ore 18.00

Diego Siracusa presenta il suo romanzo: Strela era morto e vedeva la luna

Romanzo

“Dopo settant’anni da quell’epica guerra di popolo, questo bellissimo racconto aiuta a far conoscere alle nuove generazioni cos’è stata veramente la lotta partigiana antifascista per conquistare la libertà e la pace. (...)

Quindi un libro da leggere e discutere nelle scuole e nelle istituzioni culturali per far conoscerenella sua verità storica la guerra di Liberazione che, auspichiamo, possa contribuire a formare le nuove generazioni ai valori della libertà della solidarietà e della convivenza civile.”

(Dalla Prefazione di Antonio Pizzinato)

a cura della Sez. ANPI - Don Pietro Pappagallo

Presso “Il cielo sopra l’Esquilino” - Via Galilei 57 – Metro A Manzoni


07 settembre 2015

72° ANNIVERSARIO DELLA DIFESA DI ROMA - Martedì 8 settembre 2015

72° ANNIVERSARIO DELLA DIFESA DI ROMA

Martedì 8 settembre 2015


Ore 10.15         Piazzale Ostiense -  Porta San Paolo

Deposizione di una corona di alloro del Presidente della Repubblica nello spazio monumentale adiacente le Mura Aureliane.

A seguire          Il Presidente della Repubblica raggiunge il Parco della Resistenza dell’8 settembre 1943.

Ore 10.30         Parco della Resistenza dell’8 settembre 1943 – Viale della Piramide Cestia

Il Presidente della Repubblica depone una corona di alloro presso il Monumento dedicato agli 87.000 Militari caduti nel periodo 1943/1945.

A seguire          Il Capo dello Stato lascia il Parco della resistenza dell’8 settembre 1943.
La cerimonia prosegue con gli interventi istituzionali.              

Ore 12.00         Basilica di Santa Maria in Ara Coeli

Santa Messa in suffragio dei caduti.


Si ricorda che due (2) Mini bus di Roma Capitale attenderanno i Rappresentanti delle Associazioni (ore 9.30 circa), alla base della Scalinata dell’Ara Coeli.

05 settembre 2015

Intervista a Ernesto Nassi, presidente ANPI Roma - Corriere della Sera, 5 sett. 2015

«Caro Ignazio, il vero antifascismo è far stare meglio i tuoi concittadini»

Versione on line nel sito di Il Corriere della Sera (con altri contenuti multimediali)

Ernesto Nassi, leader dei partigiani romani, e i richiami-slogan del sindaco alla lotta di Liberazione. «Ciò che conta è realizzare i valori che animarono la Resistenza»

di 
Fabrizio Peronaci

«Voglio credergli, ma il sindaco stia attento a non abusare di certi richiami storici nella polemica politica spicciola. L’unico modo di onorare l’antifascismo è fare le cose venute dalla guerra partigiana, migliorare la vita delle persone, attenuare la loro sofferenza...» Ernesto Nassi, presidente dell’Anpi Roma, con Ignazio Marino ha un conto in sospeso. «Lo scorso 25 aprile, 70° della Liberazione, a Porta San Paolo non è venuto. L’abbiamo presa male, ovvio... Si è schierato con quelli che non volevano stare con noi». Il riferimento è alle diatriba con la Brigata Ebraica, non presente al corteo, al quale invece sfilarono bandiere palestinesi.

Nassi, forse non a caso da qualche tempo il sindaco mostra uno spirito militante. A giugno rispolverò l’invito alla destra a «tornare nelle fogne», due giorni fa a Don Bosco ha annunciato che Roma «dopo aver cacciato nazisti e fascisti, sconfiggerà i mafiosi». Cosa ne pensa? «É un’illusione. La mafia esiste da quasi 200 anni e per combatterla davvero occorre dare lavoro ai giovani, creare le condizioni per far stare meglio la gente. La vedo difficile».

Le citazioni a base di slogan dal sapore passatista ritiene possano danneggiare la memoria antifascista?«Onestamente, non mi pare questo il caso. Ignazio Marino penso di conoscerlo, non è persona che voglia strumentalizzare. Semmai a volte è un po’ ingenuo, ma non darei peso negativo alle sue parole. Voleva dire che Roma, nel senso di noi romani, ha sconfitto i fascisti. E questo è vero, fu una pagina gloriosa».

Appunto, scritta dai partigiani, non dai politici del terzo millennio. 
«Certo, furono i combattenti per la libertà, come mio papà, che nascondeva nella sua trattoria ai Coronari armi e stampa clandestina, a cacciare i nazifascisti. Ma ricordare quei gesti eroici, se lo si fa in base a convinzioni culturali profonde, è comunque utile e importante per tenere viva la memoria ».
5 settembre 2015 | 07:55
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