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27 febbraio 2019
28 febbraio 1978 - 2019: Roberto Scialabba - 41 anni ma non dimentichiamo. Porta un fiore a Roberto - Piazza Don Bosco ore 17,00
Nella tarda serata del 28 febbraio otto fascisti si avviano con tre auto verso Cinecittà, il loro scopo è ammazzare i “compagni” . L’obiettivo è lo Stabile Occupato di Calpurnio Fiamma, luogo di aggregazione di centinaia di giovani del quartiere. A quell’ora, sono circa le 23, davanti lo stabile non trovano nessuno; i fascisti allora puntano verso Piazza S. G. Bosco altro posto storico d’incontro dei compagni della zona. Due auto vengono lasciate in una stradina vicina e con una FIAT 132, in cinque, raggiungono la piazza; sono Valerio e Cristiano Fioravanti, Alessandro Alibrandi, Franco Anselmi e Francesco Bianco. Dall’auto scendono i due fratelli Fioravanti e Anselmi, puntano verso un gruppetto di giovani, seduti a parlare su una panchina, ritenuti di sinistra per i capelli lunghi e l’abbigliamento. Sparano quasi subito, colpiscono due fratelli, Nicola e Roberto Scialabba. Nicola riesce a mettersi in salvo. Roberto (24 anni) ferito cade a terra, Valerio Fioravanti gli monta sopra e gli spara due colpi alla testa.
Il vile e criminale raid è compiuto. Qualche ora dopo i fascisti rivendicano l’assassinio con una telefonata al “Messaggero” a nome della “Gioventù Nazional Popolare”.
«Una lacrima scivola sul viso,
una lacrima che non doveva uscire,
il cuore si stringe,
si ribella,
i suoi tonfi accompagnano slogan che si alzano verso il cielo
"non basta il lutto pagherete caro pagherete tutto"».
26 febbraio 2019
2 marzo 2019 ANPI Monterotondo
Il programma della serata sarà il seguente:
• Presentazione del libro "Gli uomini di Mussolini" con l'autore Davide Conti consulente dell'Archivio storico del Senato della Repubblica.
Le carriere nell’Italia democratica di alcuni dei principali uomini del regime di Mussolini.
Alla fine della Seconda guerra mondiale molti tra i più alti vertici militari delle Forze armate italiane vennero accusati da Jugoslavia, Grecia, Albania, Francia e dagli angloamericani di crimini di guerra. Nessuno venne mai processato in Italia o epurato, nessuno fu mai estradato all’estero o giudicato da tribunali internazionali, tutti furono reinseriti negli apparati dello Stato postfascista con ruoli di primo piano.
A salvarli furono gli equilibri della Guerra fredda e il decisivo appoggio degli alleati occidentali grazie a cui l’Italia eluse ogni forma di sanzione per i suoi militari. Tanti di loro furono reintegrati negli apparati dello Stato come questori, prefetti, responsabili dei servizi segreti e ministri della Repubblica e poi coinvolti nei principali eventi del dopoguerra: il referendum del 2 giugno; la strage di Portella della Ginestra; la riorganizzazione degli apparati di forza anticomunisti e la nascita dei gruppi neofascisti coinvolti nel «golpe Borghese» del 1970 e nel «golpe Sogno» del 1974. Il loro reinserimento diede corpo a quella «continuità dello Stato» che rappresentò una pesante ipoteca sulla storia repubblicana.
• Spettacolo Teatrale DRUG GOIKO interpretato da Pietro Benedetti sulla vita del partigiano Nello Marignoli, che dopo aver aderito alla lotta partigiana e aver contribuito a liberare la sua terra, il viterbese, raggiunge la zona al confine tra Italia e Slovenia per continuare a combattere l'oppressore nazifascista.
Un vibrante monologo che è un passaggio di testimone, un invito a non dimenticare e soprattutto a costruire dialogo e amicizia tra i popoli.
L'evento sarà preceduto da un aperitivo
Il Direttivo ANPI Sezione Edmondo Riva - Monterotondo
25 febbraio 2019
3 marzo 2019: Il Carnevale dei colori - 2 edizione
PROSEGUE SENZA SOSTA IL PERCORSO DELL'ANPI NELLE SCUOLE DI ROMA.
24 febbraio 2019
L'ANPI provinciale di Roma saluta Gilberto Maggi, l'ultimo partigiano di Tivoli.
Ciao Gilberto, sarai sempre nella memoria di chi ti ha conosciuto; rimarranno in noi i valori di voi partigiani e la forza che ci avete trasmesso, l'esempio luminoso nel combattere le ingiustizie, nel sognare ed ottenere un mondo migliore, libero e solidale. L'orgoglio che proviamo nell'avervi conosciuti ci guiderà sulla strada da voi segnata.
Che la terra ti sia lieve. R.i.p.
Ora e sempre Resistenza!
I funerali si svolgeranno Lunedì 25 febbraio alle ore 10 presso la chiesa di San Biagio a Tivoli.
22 febbraio 2019
L'ANPI provinciale di Roma sul tentato blitz dei fascisti al Liceo Giordano Bruno di Roma. Si acquisisca il fimato e si proceda a norma di legge.
20 febbraio 2019
L'ANPI provinciale di Roma, con le sezioni di Villa Gordiani e Centocelle sull'aggressione a due studenti al Liceo Benedetto da Norcia di Roma
Il Comunicato della Sezione ANPI Villa Gordiani:
L’Anpi Villa Gordiani esprime solidarietà ai due studenti del Benedetto da Norcia aggrediti in mattinata da 15 esponenti di Blocco studentesco (organizzazione di estrema destra afferente a Casapound). Il ragazzo e la ragazza sono stati aggrediti con calci e pugni dopo aver rifiutato un volantino del gruppo neofascista. È la seconda aggressione in meno di un anno davanti a questo liceo presidio territoriale di cultura democratica e centro di formazione alla cittadinanza costituzionale antifascista.
L'Anpi si schiera a sostegno di tutte le iniziative di mobilitazione che verranno promosse come forma di contrasto al riemergere di gruppi ed istanze regressive sconfitte dalla storia e dalla Resistenza partigiana.
Il Comunicato della Sezione ANPI Centocelle:
Ancora una volta un gruppo di fascisti del blocco studentesco, giovanile di Casa Pound, ha aggredito, all'entrata di scuola del Benedetto da Norcia, degli studenti che sono stati portati al pronto soccorso. Immediata la risposta degli studenti che si sono riuniti in assemblea con il corpo docente. E’ già la seconda volta che questo avviene nel giro di un anno. Si attacca vigliaccamente una scuola che è sempre stato un presidio dei valori inscritti nella nostra Costituzione. Esprimiamo la nostra solidarietà agli studenti e al corpo docente del Benedetto da Norcia. I covi di Casa Pound e delle organizzazioni fasciste, vanno chiusi. Ora e sempre Resistenza
La denuncia di Francesco Sirleto, docente di storia e di filosofia del Liceo Benedetto da Norcia
Comunicato della CGIL e FLC CGIL Rieti Roma Est Valle dell’Aniene
19 febbraio 2019
18 febbraio 2019
La guerra sporca di Mussolini: Strage di civili greci a Domenikon nel '43; per i criminali italiani disposta l'archiviazione
Nessun colpevole per la strage di Domenikon, in Grecia, dove durante la seconda Guerra mondiale, il 16 febbraio 1943, almeno 140 civili greci furono uccisi dai militari italiani. L'archiviazione, disposta dal gip militare di Roma Elisabetta Tizzani nei mesi scorsi, si è appresa solo ora.
17 febbraio 2019
23 febbraio 2019 - Sez. ANPI XIV Municipio: Intolleranza oggi: analogie e differenze con il fascismo.
15 febbraio 2019
15 febbraio 2019: è morto il prof. Adriano Ossicini, partigiano, psichiatra, senatore, ministro nel governo Dini
Il comitato provinciale dell'ANPI di Roma saluta con gratitudine il prof. Adiano Ossicini, morto stamattina 15 febbraio.
Militante nella sinistra cattolica, partigiano, psichiatra, senatore nel PCI, ministro per la famiglia e la solidarietà sociale nel governo Dini.
La Camera Ardente al Senato dalle 17,00 di oggi 15 febbraio a domani fino alle ore 13,00.
I funerali si terranno Lunedì 18 febbraio presso la Basilica di Santa Sabina all'Aventino in orario ancora non definito.
Medaglia d'argento al valor militare; questa la motivazione del riconoscimento:
Il suo libro: Un Isola sul Tevere. Il fascismo al di là del ponte
Ora, Ossicini sente la responsabilità di essere uno dei pochi e, per alcuni aspetti, anche l’unico testimone autorevole di avvenimenti fondamentali che, dal ’37 al ’47, impegnarono una minoranza, all’inizio molto esigua – specialmente quella di orientamento cattolico –, in una lotta sistematica, coraggiosa e con duri pedaggi, contro il fascismo e contro il nazismo. Documenti legati a un’esperienza personale (che iniziò nel 1937), attraverso i quali è possibile percorrere dieci anni decisivi della nostra vita nazionale, sono proposti in modo organico e permettono di formulare giudizi abbastanza precisi su problematiche spesso discusse e controverse. Quando recentemente al professor Giovanni Borromeo, primario del Fatebenefratelli, al quale è dedicato questo libro, è stato dato in modo ufficiale, in una solenne cerimonia, il riconoscimento di “uomo giusto” dall’ambasciata di Israele in Italia, è stato chiamato proprio Ossicini a testimoniare ciò che nel libro viene ampiamente documentato: che cosa significò, cioè, l’invenzione della “sindrome K”. Per riconoscere gli ebrei ricoverati, per salvarli dai nazisti, si metteva sulle cartelle un “K” che significava sindrome di… Kesselring! Le pagine nelle quali viene raccontato come Ossicini e i suoi amici del Fatebenefratelli fanno fuggire gli ebrei al momento della razzia sono drammatiche, ma straordinarie. È importante la documentazione attraverso cui è possibile rendersi conto dell’ampiezza e del valore della Resistenza a Roma, con la testimonianza dell’ultimo rimasto dei membri del comando militare che la guidò e che, appunto per questo, essendo testimone dei combattimenti di Porta San Paolo, è stato chiamato proprio a Porta San Paolo dal presidente della Repubblica a ricordare quell’avvenimento. Di indubbio interesse è la documentazione di una serie di incontri politici: nel 1938 con De Gasperi e poi con Moro, e in particolare con Andreotti nella Fuci; il sodalizio con Guido Calogero e i rapporti precoci con i comunisti nella Resistenza, in particolare con Giorgio Amendola e con Pietro Ingrao; e poi, ancora, gli incontri con Riccardo Bauer, con la medaglia d’oro Cordero di Montezemolo e con don Morosini! C’è anche il racconto della prima e sistematica esperienza di un gruppo di cristiani organizzati in una formazione antifascista; furono rinchiusi nel carcere di Regina Coeli a disposizione del Tribunale speciale, e Pio XII intervenne presso Mussolini per la concessione a Ossicini della “grazia” che lui, ovviamente, rifiutò. In sostanza, l’autore ha completato la parte narrativa su avvenimenti di carattere storico con documenti di carattere specifico. Questo è importante per due ragioni. Innanzitutto per testimoniare ancora la qualità e il valore di un certo tipo di esperienze nell’antifascismo e nella Resistenza, che non fu una guerra civile, ma una vera guerra di liberazione. In secondo luogo per documentare il tipo di partecipazione di una limitata ma singolare parte del laicato cristiano alla Resistenza e alla lotta contro il nazismo e il fascismo, in un periodo storico in cui purtroppo la collusione fra Vaticano e fascismo era stata molto ampia. Paolo Emilio Taviani, quando volle che nel museo di via Tasso fosse posta in un quadro la foto segnaletica della polizia fascista che poneva una taglia su Adriano Ossicini «sovversivo, latitante, responsabile di omonima banda armata», disse che era giusto che quella foto fosse conservata lì, non solo perché raffigurava uno dei responsabili della Resistenza a Roma, ma perché era anche un modo per testimoniare come la Resistenza non sia stata una specie di guerra civile fra comunisti e fascisti, ma un largo moto popolare nel quale si erano impegnati in modo significativo anche giovani e non giovani di formazione cristiana. Per tutto questo pensiamo che la nuova edizione del libro di Ossicini riaprirà un ampio dibattito su tali temi.
http://www.30giorni.it/articoli_id_8835_l1.htm
13 febbraio 2019
11 febbraio 2019
Gennaio e Febbraio, mesi micidiali: in ricordo dei partigiani caduti. Porteremo degnamente il testimone che ci hanno consegnato
E' il corso della vita, la generazione dei Resistenti e dei Partigiani rimane indomita ma si assottiglia. Faremo di tutto per portare degnamente il testimone che ci hanno affidato.
Ora e sempre Resistenza!!
Gioacchino D'Ignazi |
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Ivo Maggi |
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Vito Francesco Polcaro |
E' morto Elio "Piccolo" Pacioni, l'ultimo partigiano di Monterotondo
Il comitato provinciale dell'ANPI di Roma si unisce al cordoglio della famiglia, della sezione ANPI di Monterotondo, di chi lo ha conosciuto.
In ricordo di Vito Francesco Polcaro
Già presidente provinciale dell’Associazione ne raccolse il testimone dal comandante Massimo Rendina. Di spirito profondamente religioso e di convinzioni sinceramente comuniste, dette lustro all’Associazione rappresentando gli ideali e le aspirazioni di tutti i combattenti e di tutti gli antifascisti con l'intelligenza della sua cultura, lo stile della sua ferma cortesia e con l’esperienza del suo impegno, che spaziava dalla lotta per la casa all'archeologia astronomica, dalla lotta per l’istruzione alla battaglia per la pace. Sempre attivo nel coagulare i sentimenti democratici del mondo scientifico, attento all'evoluzione del dibattito politico, scientifico, teologico, abbiamo perso con Francesco un uomo e un compagno straordinario, che ha arricchito tutti coloro che hanno avuto la fortuna di frequentarlo. Anche per questo Francesco non sarà dimenticato.
10 febbraio 2019
L'8 febbraio 2015 moriva Massimo Rendina, il Comandante Max
L'8 febbraio 2015 moriva Massimo Rendina, il Comandante Max
Guarda ed ascolta:
Memorie di un Partigiano. Intervista.
07 febbraio 2019
Milano: i fascisti deturpano il murale per Franca Rame. Comunicato del Coordinamento Donne dell'ANPI di Roma
O.d.G. sulla crisi in Venezuela approvato all'unanimità dal Comitato Nazionale ANPI il 6 febbraio 2019
O.d.G. sulla crisi in Venezuela
05 febbraio 2019
04 febbraio 2019
6 febbraio 2019 a Monterotondo - proiezione film "Un sacchetto di biglie"
La sezione ANPI "Edmondo Riva" di Monterotondo, con il patrocinio del Comune di Monterotondo, organizzano la proiezione del Film “Un sacchetto di biglie”, presso il cinema Mancini - Corso G. Matteotti, 56 Monterotondo,
mercoledì 6 febbraio, ore 18:00.
Ingresso libero.
Un sacchetto di biglie è tratto dall'autobiografia di Joseph Joffo, pubblicata nel 1973. Narra la vicenda di due ragazzi, la separazione dalla propria famiglia ebrea e la fuga nella Francia occupata dall'avanzata dell’esercito tedesco. Il film offre diversi spunti d’attualità per riflettere sulla insensatezza della guerra e sui tanti minori soli che oggi arrivano da territori in guerra o dalle zone depresse e depredate nel sud del mondo.
Il Direttivo ANPI Sezione Edmondo Riva - Monterotondo
E' morto il dott. Giampaolo Baglioni, medico romano testimone delle brutalità razziste del fascismo. Condoglianze alla moglie Luciana Romoli, staffetta partigiana
Medico romano, essendo la madre una ebrea di origini polacche, visse la brutalità delle leggi razziali fasciste e della guerra nazifascista e sempre si è prodigato, soprattutto nelle scuole, non solo per salvaguardare la memoria del passato storico, ma anche affinché tali orrori non abbiano più a ripetersi.
I funerali si terranno mercoledì 6 febbraio alle ore 11,00 al Tempietto Egizio del Verano.
R.i.p.
03 febbraio 2019
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Ripudia intolleranza, razzismo e antisemitismo.
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