30 luglio 2020

ANPI Roma e sezioni VII Municipio: bene le dichiarazioni della sindaca Raggi per la fermata Metro a Giorgio Marincola

Il comitato provinciale dell'ANPI di Roma, con le sezioni del VII municipio si felicita per le dichiarazioni della sindaca Virginia Raggi che si è detta favorevole all'intitolazione della fermata della Metropolitana a Giorgio Marincola, partigiano italo-somalo caduto il 4 maggio del 1945 dopo aver combattuto i nazifascisti in vari fronti, anziché all’eccidio dell’Amba Aradam nel 1936 ad opera delle truppe coloniali del regime fascista.
Rimarremo in vigile attesa di concreti sviluppi, nel frattempo le sezioni del VII Municipio, con la commissione cultura e le associazioni antifasciste del VII Municipio si adopereranno in una serie di iniziative e all’avvio di percorsi di approfondimento sulla valorizzazione della memoria storica di Giorgio Marincola, medaglia d’oro al valor militare, e dei partigiani di origine africana in Italia con interventi nelle scuole e nel territorio.


29 luglio 2020

ANPI Lazio: una piazza ad Almirante e Berlinguer a Terracina è una mera provocazione alla quale ci opporremo con tutti i mezzi

Con sdegno apprendiamo che a Terracina, è stato approvato, nonostante l’opposizione dei democratici antifascisti, l’iter per nominare una piazza congiuntamente a Giorgio Almirante e ad Enrico Berlinguer.

Subdolo tentativo di nobilitare un fascista, pienamente coinvolto nella dittatura con responsabilità pubbliche, tra i massimi sostenitori delle leggi razziali del '38, fucilatore di patrioti e maestro di tanti terroristi neofascisti negli anni 70. Indegno l'accostamento ad un suo irriducibile avversario, Enrico Berlinguer, che con i fascisti proprio non discuteva. Dietro tale operazione si cela solo il triste disegno di riabilitare il fascismo.

Tale proposta è e va vista come una becera, inaccettabile e intollerabile provocazione e risponderemo ad essa con tutti i mezzi a disposizione, insieme al Comitato Provinciale dell’ANPI di Latina, alla sezione di Terracina e a tutte le realtà democratiche del territorio. La storia è storia e non può essere piegata a turpi fini.

Fabrizio De Sanctis, Coordinatore Regionale ANPI Lazio




22 luglio 2020

Referendum sulla riduzione dei parlamentari: l'ANPI è per il NO

Riproponiamo il documento della segreteria Nazionale dell'ANPI del 14 febbraio 2020 e del Comitato Nazionale dell'ANPI del 4 marzo 2020





25 luglio 2020: sezione ANPI Centocelle: pastasciutta antifascista



Sabato 25 luglio, in tutta Italia, è la giornata della “pastasciutta antifascista” dei fratelli Cervi, in ricordo del 25 luglio 1943 quando, dopo l’arresto di Mussolini, si volle festeggiare, come disse il padre Alcide Cervi, il “più bel funerale del fascismo” con una pastasciutta offerta dalla famiglia a tutto il paese.

Programma:
Dalle 12:30 assegnazione posti prenotati nel rispetto delle attuali disposizioni anticovid
Saluto del vicepresidente Leonardo Rinaldi
Dalle 13:30  pastasciuttata antifascista  abbondante
Dalle  14:00 intervento rievocativo: Luca Kocci
Letture: Simonetta Ramacciani
Giuspin presenta il piccolo teatro della parola
Dalle 16:00
attraversamenti musicali con Giulio Faillaci, Duo Elcaset (Felice Lechiancole e Costanza Pedota), Simone Baggiani e la sua chitarra. 

Menù:
- Mezzemaniche al ragù in bianco 
all'arancia;
- mezzemaniche pomodoro e basico;
- mezzemaniche di tutto
- mezzolitro d'acqua  e un bicchiere di vino; 
- taralli e caffè. 
Diecieuro
È gradita la prenotazione al numero 3803619717 tramite whatsapp o alla mail anpi100celle@tiscali.it

I proventi dell'iniziativa saranno devoluti alla Cassa del mutuo soccorso della Libera Assemblea Centocelle
Antifascisti sempre

25 luglio 2020: sezione ANPI Trullo-Magliana: Pastasciutta antifascista

Al Trullo la terza edizione della Pastasciutta Antifascista di Casa Cervi.

Il più bel funerale del fascismo


Si svolgerà Sabato 25 luglio 2020 dalle ore 19.30 presso il Giardino Caterina Cicetti al Trullo, la terza edizione de
“La Pastasciutta antifascista di Casa Cervi.”




Anche quest'anno la sezione ANPI Trullo-Magliana “Franco Bartolini”, nel ricordo della prima pastasciutta offerta dalla famiglia Cervi per festeggiare la caduta del fascismo, si ritroverà con tutta la cittadinanza nel giardino Caterina Cicetti insieme alla satira pungente della giornalista ed autrice radiofonica Francesca Fornario, ai ritmi sudamericani della SinconTrullo la Murga del quartiere, alle canzoni popolari suonate da Anna Schettini ed alle musiche del cantautore Massimiliano D'Ambrosio e del flautista Maurizio Ziomi. Una serata per festeggiare tutti insieme con una buona pastasciutta al sugo, un bicchiere di rosso e una fette di cocomero questa importante ricorrenza.

Ci ritroveremo pertanto in una mangiata collettiva per unirci anche a Roma alla rete nazionale della pastasciutta antifascista.

Per dirlo con le parole di Papà Cervi :
la pastasciutta in bollore: Il più bel discorso sulla fine del fascismo



Per quest'anno si ricorda a tutti il rispetto delle norme anticovid:
mantenere le distanze di sicurezza, indossare quando necessario le mascherine e disinfettare spesso le mani.

Comunicare partecipazione alla mail sez.anpi.bartolini@gmail.com



Alla caduta del fascismo, il 25 luglio del 1943, fu grande festa a casa Cervi, come in tutto il Paese. Una gioia spontanea di molti italiani che speravano nella fine della guerra, nella morte della dittatura. Seguiranno i mesi delle peggiori persecuzioni per il popolo italiano e la Liberazione verrà solo 20 mesi dopo, al prezzo di molte sofferenze. Ma quel 25 luglio, alla notizia che il duce era stato arrestato, c’era solo la voglia di festeggiare.

Da Casa Cervi partì uno degli eventi spontanei più originali, con una grande pastasciutta offerta a tutto il paese, per festeggiare, come disse Papà Cervi, il “più bel funerale del fascismo”. I Cervi portarono la pastasciutta in piazza, nei bidoni per il latte. Con un rapido passaparola la cittadinanza si riunì attorno al carro e alla “birocia” che aveva portato la pasta. Tutti in fila per avere un piatto di quei maccheroni conditi a burro e formaggio che, in tempo di guerra e di razionamenti, erano prima di tutto un pasto di lusso.

C’era la fame, ma c’era anche la voglia di uscire dall’incubo del fascismo e della guerra, il desiderio di “riprendersi la piazza” con un moto spontaneo, dopo anni di adunate a comando e di divieti.

Di quel 25 luglio, di quella pagina di storia italiana è rimasto poco nella memoria collettiva. Eppure c’è stato, in tutta Italia e in quella data, uno spirito genuino e pacifico di festa popolare: prima dell’8 settembre, dell’occupazione tedesca, della Repubblica di Salò. Prima delle brigate partigiane e della Lotta di Liberazione.

Da più di vent’anni questa festa antifascista, popolare e genuina, rivive nell’aia del Museo Cervi, mantenendo intatto lo spirito di quei giorni. L’ideale della pastasciutta del 25 luglio ha conquistato così, e continua a conquistare, molti altri territori e comunità, che vogliono riproporre la stessa formula di ritrovo spontaneo e festoso. Per ricordare, e siamo sempre di più a farlo, una data simbolica della nostra storia.



SiconTrullo: La SinConTrullo è una murga italiana, romana, nata come laboratorio musicale e di ballo ispirato alla murga argentina. Dal 2011 la Murga SinConTrullo è attiva con uno spettacolo in continua costruzione e miglioramento; opera nel sociale offrendo la possibilità di partecipare al proprio laboratorio in maniera libera e gratuita e proponendo le proprie attività anche all'interno delle scuole elementari del quartiere Trullo, Roma, luogo da cui la murga prende il nome e dove svolge le principali attività sociali.
Non mancano le esibizioni in manifestazioni esterne al quartiere o al comune di Roma in cui la Murga Sin ConTrullo propone una parata di Murga che comprende ritmi, balli, canti e rappresentazioni teatrali; laboratori di percussioni e di ballo destinati, indifferentemente a bambini e adulti.

Massimiliano D'Ambrosio: cantautore. Ha frequentato il Folkstudio di Giancarlo Cesaroni. L’ispirazione a scrittori o poeti è una costante nelle sue canzoni. Tra gli autori messi in musica troviamo: Edoardo Sanguineti, Stefano Benni, Federico Garcia Lorca, Jorge Amado ed altri. Ha all’attivo tre album e diverse collaborazioni tra cui quella con Marino Severini dei Gang e con la cantante irlandese Kay McCarthy. E’ l’organizzatore del Tributo De André giunto alla XIV edizione.

Maurizio Ziomi: flautista. Suona con la Stradabanda, la Banda dellaMontagnola e in duo col chitarrista M. Pigolotti, col quale ha all'attivo due album, uno dedicato ai Nirvana, l'altro a Lucio Dalla. Ha collaborato e collabora come autore e arrangiatore con numerosi artisti (Roberta Verde, Brigitte Bordeaux, etc.)

Francesca Fornario: è giornalista, scrittrice ed autrice satirica in radio e tv. Scrive per Il Manifesto, Il fatto Quotidiano e Micromega, collabora con il programma radiofonico Un giorno da pecora in onda su Rai Radio 2, con Rai 3 e Sky. Nel 2015 ha pubblicato con Einaudi il suo primo romanzo “La banda della culla”

20 luglio 2020

Oggi 20 luglio Gastone Malaguti compie 94 anni! Auguri “Biondino”, auguri "Efistione"!!!!!

Settima brigata Gap Garibaldi a Bologna. Partecipò tra l'altro alla storica "Battaglia di Porta Lame".
"Nomi di battaglia ne ha cambiati molti: prima Gaston ("ma non funzionava molto, troppo simile al mio vero nome", dice divertito), poi Gas, per arrivare a Biondino quando un partigiano che usava quel nome morì, fino a Efistione, riferimento al braccio destro di Alessandro Magno per il suo ruolo da gappista. Efistione, un nome che gli è rimasto dentro e ancora oggi lo usa per il suo indirizzo e-mail".




Intervista su La Repubblica TV:
Il partigiano Malaguti: "Così combattemmo a Porta Lame e liberammo Bologna"










Interviste e scritti:





18 luglio 2020

23 luglio 2020: presidio antifascista e antirazzista a Statuario


Il 23 Luglio alle ore 18 in Via Polia il Comitato Provinciale ANPI di Roma e le Sezioni ANPI del VII Municipio indicono un presidio democratico nel Quartiere Statuario, inteso quale momento di riflessione in merito al pesante clima venutosi a creare nelle periferie della città in conseguenza della grave crisi socio economica indotta dall'emergenza sanitaria e del pericolo di strumentalizzazione politica della stessa da parte delle destre che viviamo quotidianamente nei nostri quartieri.
L'iniziativa avrà come scopo la sensibilizzazione della cittadinanza verso le attività dell''ANPI (anche attraverso il tesseramento) e prevede i contributi delle sezioni ANPI del Territorio e delle forze democratiche del Coordinamento Unitario Antifascista e Antirazzista Municipale in un contesto di serena e gioiosa condivisione dei valori della Costituzione.
All'iniziativa sono state invitate le Autorità Municipali. L’invito è stato rivolto, per conoscenza, alla Sindaca Raggi.
Roma, 19 luglio 2020
Le sezioni ANPI del VII Municipio:
Statuario Capannelle
Cinecittà Quadraro
Marturano Medelina
Appio

18 luglio 2020: Cadono le bombe a San Lorenzo; 19 luglio 2020: commemorazione dei ferrovieri e dei cittadini vittime del bombardamento del 19 luglio 1943








Sabato 18 luglio 2020 dalle ore 18:30 alle 23:30
Piazza dei Sanniti, San Lorenzo

Pubblico Organizzato da 
 e 


CADONO LE BOMBE A SAN LORENZO
Giornata in memoria del bombardamento del 19 Luglio 1943
Sabato 18 LUGLIO 2020 | Piazza dei Sanniti

PROGRAMMA
ore 18.30 - 20.30
 ASSEMBLEA/DIBATTITO
"Guerra e Dopoguerra, Pandemia e post Pandemia"
Partecipano:
Mauro Capocci (storico della medicina, Univ. Pisa)

 (
)
Davide Romaniello (economista di 
Coniare Rivolta
)
Enea Tomei
 (Quarantena Solidale - Libera Repubblica di San Lorenzo)
Giulia Zitelli Conti (storica, Sapienza Univ. di Roma)
Contributi audio "Voci dal lockdown"
In chiusura alle 20,30
  •  Intervento teatrale di 
    Ascanio Celestini
  •  Cena in convenzione con 
    Vox Populi
     che devolverà il 30% del ricavato alla serata, Via dei Volsci 113/115 incrocio Piazza dei Sanniti 
    ore 21.30
  •  In ricordo di Giorgio Bisegna - Proiezione del filmato e ricordi delle compagne e dei compagni (sarà presente Lidia Piccioni)
  • A seguire - Gaia Riposati recita Majakovskij (Cineforum Antivirale ).
  • Emilio Stella
     in concerto

Giornata in memoria del bombordamento del 19 Luglio 1943
Sabato 18 LUGLIO 2020 | Piazza dei Sanniti

Il tema scelto per il dibattito del 18 luglio si propone di collegare la realtà dell’oggi, con la pandemia globale che abbiamo sperimentato e stiamo sperimentando, a una vicenda traumatica della storia passata (il bombardamento del 1943 che ha colpito San Lorenzo e il dopoguerra), andando a guardare i problemi strutturali, sociali e umani che le due vicende storiche hanno provocato (l’una lontana nel tempo, l’altra a noi contemporanea).
Riteniamo che non sia una forzatura legare due vicende così lontane. Anche senza similitudini belliche, siamo oggi di fronte a cambiamenti radicali che incidono profondamente sulla struttura economica e sugli equilibri della società.
In primis l’importanza epocale di quello che sta succedendo è qualcosa che richiama da vicino i cambiamenti traumatici provocati da una guerra. C’è qualcosa di epocale in quello che sta accedendo ora come allora.
Se osserviamo la realtà dal punto di vista economico, la pandemia reintroduce le problematiche per il sistema produttivo, anche dal lato dell’offerta (cioè della capacità o difficoltà del sistema economico di produrre), che hanno una dimensione tale da richiamare quelle del periodo bellico. La pandemia di oggi evidenzia l’insostenibilità e i limiti di un sistema produttivo organizzato in base alla globalizzazione. Infatti, nel momento in cui vengono chiuse le frontiere e dunque si blocca lo spostamento di persone e di merci, fermando così il mercato globale, è l’intero sistema produttivo, sul versante della domanda e dell’offerta, a subire pesanti contraccolpi, poiché all’improvviso si ritrova ad operare in un contesto tutt’altro rispetto a quello precedente. Si genera così una crisi che richiama da molti punti di vista quella che si è verificata nel periodo bellico, durante il quale non si producono beni civili perché si è costretti a produrre beni per il settore militare o semplicemente perché mancano le persone che producono in quanto impegnate in guerra.
Da qui le pesanti conseguenze sul piano della crisi sociale, a partire dalle gravi ripercussioni a livello dell’occupazione che colpiscono in particolare alcune fasce di lavoratrici e lavoratori, e più in generale la penalizzazione dei redditi soprattutto delle aree precarie della popolazione con conseguente pauroso aumento dei tassi di povertà ancora più accentuati tra i giovani e gli anziani, come abbiamo potuto osservare anche nel nostro quartiere durante la Quarantena Solidale.
Altri paralleli possono essere tracciati. Basti pensare al ruolo svolto dalle donne nella sfera privata familiare ma anche in quella pubblica lavorativa nei momenti di emergenza e di crisi. Un carico doppio che ricade sulle loro spalle per fare fronte alle emergenze nell’organizzazione familiare domestica materna, rispondendo al tempo stesso a ruoli lavorativi essenziali anche per la società. E tuttavia la penalizzazione che soprattutto nella sfera del lavoro si profila non appena quella crisi acuta sembra passata. Magari per lasciare il posto ad una occupazione maschile come è accaduto nel secondo dopoguerra. O come si sta verificando ancora una volta in questi mesi con le massicce dimissioni di lavoratrici madri nell’impossibilità di “conciliare” il ruolo professionale con quello del lavoro di cura.
La pandemia ha messo anche in evidenza differenze che possono trasformarsi in fratture e contrapposizioni tra lavoratori che manipolano simboli e quelli che sono a contatto con persone e cose. Sono questi ultimi – infermieri, trasportatori, riders, netturbini, elettricisti, droghieri, fornai, agricoltori – donne e uomini ad essere direttamente esposti al contagio, poco importa che siano precari o stabili. Ancora ieri venivano descritti come “lavoratori di routine”, la cui remunerazione doveva essere adeguata alla concorrenza internazionale. Oggi è il loro lavoro a rivelarsi cruciale per la nostra sopravvivenza, e il loro valore viene celebrato nonostante la debolezza del suo “prezzo di mercato”.
Emerge così nell’insieme dalle vicende traumatiche di questi mesi un bisogno di cura delle persone, dell’ambiente, delle relazioni tra esseri viventi che rinvia alla necessità di ri-trovare un tessuto comune, nel rispetto delle differenze, a partire anche da una riflessione sulla storia passata per cercare di costruire assieme, in maniera solidale, prospettive volte al futuro.

16 luglio 2020

Occupazione fascista di Via delle Baleniere ad Ostia: lettera aperta al Prefetto di Roma per lo sgombero immediato


Occupazione fascista di Via delle Baleniere ad Ostia: lettera aperta al Prefetto di Roma per lo sgombero immediato
Alla SS.VV. Illustrissime
il Prefetto di Roma Dott.ssa Gerarda Pantalone
p.c. il Questore di Roma Dott. Carmine Esposito
p.c. la Sindaca di Roma On. Virginia Raggi

p.c. la presidente del X Municipio Giuliana Di Pillo

Egregio Sig. Prefetto,
Le scriventi Associazioni, Partiti, Sindacati e movimenti, si rivolgono al Suo Alto Ufficio ritenendo intollerabile il protrarsi della situazione creatasi ad Ostia in via delle Baleniere nel X municipio di Roma in cui l’organizzazione fascista Casapound ha occupato illegalmente uno stabile del Ministero della Difesa.
Come già rappresentato quello che si sta verificando rappresenta una vera e propria sfida e un oltraggio alle Istituzioni repubblicane e alle leggi vigenti.

Con risposta ad interrogazione parlamentare dell'on. Magi e di altri, il sottosegretario di Stato alla Difesa Giulio Calvisi ha specificato che lo stesso Ministero ha predisposto tutto quanto di propria competenza per il ripristino della situazione quo ante, rimanendo in attesa che la Prefettura, in coordinamento con il Comune e nell'ambito del Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, provveda allo sgombero.
Lo stesso sottosegretario di Stato ha inoltre ribadito doversi considerare pacifica l'istanza di autotutela del demanio da parte delle Istituzioni anche ex art. 823 c.c., sottolineando come detta facoltà costituisca in realtà un potere – dovere che non può subire limitazioni.
Per tutti i motivi esposti anche nelle precedenti nostre, a partire dalla natura di tale organizzazione, accertata in numerosi procedimenti giudiziari, che abitualmente ricorre alla violenza verbale e fisica nei confronti dei propri avversari, facendo diretto riferimento alla passata dittatura fascista ed ostentando una propaganda razzista ed antidemocratica che vorrebbe profittare della crisi generale che sta attraversando il nostro paese, ribadiamo la necessità dello sgombero immediato dell’occupazione e della restituzione alla collettività dello stabile in questione, porgendoLe con l'occasione i nostri più rispettosi saluti.
Roma, 16/07/2020
Ass. Naz. Partigiani d’Italia Com. Prov. Roma
Ass. Naz. Ex Deportati nei campi nazisti sez. di Roma
Ass. Naz. Perseguitati Politici Italiani Antifascisti sez. Di Roma
Federazione Italiana Associazioni Partigiane Roma e Lazio
Ass. Naz. Partigiani Cristiani
CGIL Roma e Lazio
FIOM Roma e Lazio
UIL Lazio
Ass. Naz. Veterani e Reduci Garibaldini sez. di Roma,
Ass. Italiana Combattenti Volontari Antifascisti di Spagna
Articolo Uno Roma
Movimento Giovanile della Sinistra Roma
Casa Internazionale delle Donne
ARCI Roma
Circolo Gianni Bosio
Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
Opera Nomadi
Unione degli Studenti Roma
Rete Studenti Medi
Partito Comunista Italiano
Sinistra Italiana Città Metropolitana di Roma
Partito della Rifondazione Comunista
Giuristi Democratici
Unione degli Universitari Roma
LINK Universitari Roma
Rete No Bavaglio
Partito Democratico Roma




13 luglio 2020

Aggressione razzista ad Ardea contro la famiglia Ion: dura condanna da parte dell'ANPI Roma e piena solidarietà alla famiglia

Il comitato provinciale dell’ANPI di Roma, in merito alla brutale aggressione a sfondo razzista e sessita subita dalla famiglia Ion ad Ardea, esprime la più ferma condanna ed indignazione e la più totale vicinanza e solidarietà nei confronti delle vittime, l'atleta paralimpica Beatrice, la mamma Giorgia e il papà Eduardo.
Episodi del genere sono intollerabili e vanno sanciti per quello che sono: reati aggravati dal motivo razzista.
Il clima di odio e di intolleranza prodotto dall’ignoranza e dal disinteresse, esasperato dalla crisi economica che da anni interessa anche il nostro Paese, alimentato ad arte dalle destre estreme a fini elettoralistici, ha creato una cupa cappa sulla società e soltanto con l’applicazione integrale dei principi fondanti della Repubblica e dei diritti universali sanciti dalla Costituzione l’Italia ne potrà uscire.
Facciamo appello alle Istituzioni, ai partiti, alle associazioni tutte affinché si spendano, ciascuno nel proprio ambito, per ridare dignità a questo Paese nell’eguaglianza delle persone, per il rispetto e l’esaltazione della dignità di ciascuno, tutelando e promuovendo la salute, l’istruzione, il lavoro in una società più fraterna e giusta affinché nessuna persona resti esclusa.




08 luglio 2020

I lugubri tentativi di casapound di alimentare odio e rabbia, questa volta contro l'INPS

La scorsa notte Casapound ha affisso all’entrata di varie sedi INPS del Lazio cartelli funebri denunciando la disperazione e la morte di molti cittadini, fomentando come al solito nuove campagne di odio, ora contro chi lavora. Mentre a Roma, a Casal Bertone, dal 2007 occupano uno stabile proprio dell’INPS, illegalmente adibito a sede di circolo e sottratto alle attività istituzionali dell'Ente.
Quello dei fascisti è il tentativo di cavalcare il malessere generato dalla crisi, che va denunciato e disinnescato. Essi lasciano nell'indefinitezza la rabbia che vorrebbero suscitare contro il nemico di turno, esprimendo solo odio. 
Le organizzazioni fasciste vanno sciolte e sgomberate tutte le loro occupazioni. 
Va applicata la Costituzione nei suoi principi fondamentali di diritto al lavoro, di dignità di ogni persona umana, di uguaglianza e di giustizia sociale. Altrimenti si lascerà spazio solo alla disperazione, alla rabbia, alla demagogia delle soluzioni peggiori e più pericolose. E su questo saremo tutti responsabili, se resteremo indifferenti.
Fabrizio De Sanctis
Coordinatore ANPI Lazio





07 luglio 2020

10 luglio 2020: nasce la sezione ANPI di Allumiere

Venerdì 10 luglio ad Allumiere, storica roccaforte operaia ed antifascista, nascerà una nuova sezione dell'ANPI.
Ieri come oggi, Sempre Partigiani!


02 luglio 2020

6 luglio 1960 – 6 luglio 2020 ore 17,30 L'antifascismo romano a San Paolo unito


6 luglio 1960 – 6 luglio 2020
Appuntamento a Porta San Paolo alle ore 17,30

Il 6 luglio 1960 a Roma, come in quei giorni in tutta Italia, le donne e gli uomini della Resistenza, attraverso una mobilitazione unitaria, chiamarono a raccolta le forze politiche e sindacali del paese per difendere le conquiste nate dalla lotta alla tirannia nazifascista, con una mobilitazione  che costrinse alle dimissioni il governo Tambroni tenuto in piedi dai voti del MSI, ovvero di chi proclamava l'eredità del fascismo a 15 anni dalla Liberazione.  La scintilla delle proteste fu la provocazione fascista che avrebbe voluto radunarsi a congresso a Genova, città Medaglia d’Oro per la Guerra di Liberazione. A sessant'anni da quella mobilitazione ricordiamo in tutta Italia e rivendichiamo quell'unità antifascista.  Quell'unità antifascista, oggi come ieri rappresenta il baluardo posto a difesa della Repubblica, della Costituzione e della sua attuazione. Come nella Resistenza uomini e donne di diverso orientamento politico e culturale si unirono contro i nazifascisti per riscattare il paese e la dignità del popolo italiano, oggi l’Italia democratica e antifascista ricorda quelle giornate come momento cruciale di sviluppo della Repubblica nata dall'antifascismo e dalla Resistenza. L'antifascismo è ancora valore portante e cemento della nostra convivenza civile ed oggi come allora non solo movimento morale ma teoria dello Stato improntato ai principi fondamentali della Costituzione di libertà, di uguaglianza, di democrazia e di giustizia sociale. Il prossimo 6 luglio alle ore 17,30 saremo al Memoriale della Resistenza di Porta San Paolo per rinnovare, nel nome dei combattenti della Libertà e dei caduti di quelle giornate del luglio 1960, il nostro impegno civile, sociale e politico di cittadine e cittadini liberi.
ANPI  -FIAP - ANPPIA - AICVAS - CGIL









Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/03/2001. Il blog è strumento di comunicazione degli eventi (e i relativi commenti) organizzati dal Comitato Provinciale e dalle Sezioni dell’A.N.P.I. Provinciale di Roma; promuove la libertà di pensiero, aderisce ai principi della Costituzione repubblicana, è antifascista e antitotalitario.
Ripudia intolleranza, razzismo e antisemitismo.
Le foto contenute in questo blog sono da intendersi a puro carattere rappresentativo, divulgativo e senza alcun fine di lucro. Sono © dei rispettivi autori, persone, agenzie o editori detenenti i diritti. In qualunque momento il proprietario può richiederne la rimozione tramite mail qui indicata. Tutto il materiale letterario/fotografico che esula dalle suddette specifiche è invece di proprietà © del curatore del presente blog e soggetto alle leggi sul diritto d'autore. Se ne vieta espressamente l'utilizzo in qualsiasi sede e con qualsiasi modalità di riproduzione globale o parziale esso possa essere rappresentato, salvo precedenti specifici accordi presi ed approvati con l'autore stesso e scrivente del blog medesimo, e alle condiizoni Creative Commons.© Copyright - Tutti i diritti riservati.