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30 luglio 2020
ANPI Roma e sezioni VII Municipio: bene le dichiarazioni della sindaca Raggi per la fermata Metro a Giorgio Marincola
29 luglio 2020
ANPI Lazio: una piazza ad Almirante e Berlinguer a Terracina è una mera provocazione alla quale ci opporremo con tutti i mezzi
22 luglio 2020
Referendum sulla riduzione dei parlamentari: l'ANPI è per il NO
Riproponiamo il documento della segreteria Nazionale dell'ANPI del 14 febbraio 2020 e del Comitato Nazionale dell'ANPI del 4 marzo 2020
E’ chiaro da tempo che la crisi della democrazia che attraversa l’Italia è una crisi di rappresentanza, causata da leggi elettorali che hanno favorito l’elezione di nominati dalle segreterie dei partiti, dal crescente potere dell’esecutivo sul parlamento, dal progressivo cambiamento della natura stessa dei partiti. Invece di operare per eliminare la cause di tale sfiducia, aggravata dalle perduranti e gravi difficoltà economiche e sociali in cui versa il Paese, da anni si insiste in vari modi per cambiare la Costituzione, privilegiando sempre il tema della governabilità su quello della rappresentanza, mettendo in discussione la divisione dei poteri ed aggravando così la crisi di sistema. L’ultimo effetto della continua campagna per modificare i meccanismi democratici del nostro Paese cambiando la Costituzione è la legge di modifica costituzionale che riduce il numero di parlamentari, una legge rispetto a cui abbiamo in passato espresso le nostre critiche, che oggi ribadiamo.
E’ falso che con tale legge aumenterà l’efficienza dei lavori delle Camere, perché si renderà invece precario e macchinoso il funzionamento delle commissioni e degli altri organi del Parlamento. E’ demagogico esaltare il risparmio di costi derivante da tale riduzione, perché si tratta di una cifra sostanzialmente irrilevante rispetto alle dimensioni del bilancio dello Stato. La verità è che questa riforma, mal congegnata, risponde ad una logica populista ed antiparlamentarista, che aumenta il discredito verso la democrazia, insistendo sul tema dei suoi “costi”, spesso necessari per un suo corretto funzionamento, verso le istituzioni democratiche, riducendole a “poltrone”, verso gli eletti, sprezzantemente definiti “la casta”. Non solo: questa riforma pone l'Italia fra i Paesi europei col più alto rapporto fra numero di cittadini e numero di parlamentari, rendendo più difficile proprio la rappresentanza, difformemente dall’orientamento dei Costituenti che avevano invece inteso garantire un corretto rapporto fra numero di eletti e di elettori. Per di più occorrerà riscrivere immediatamente la legge elettorale, al fine di garantire la presenza in parlamento, a rischio, con tale riforma, di tante forze politiche, e rivedere i criteri di elezione del Presidente della Repubblica da parte dei grandi elettori delle Regioni.
Per queste ragioni l’ANPI prende posizione per il NO al prossimo referendum operando, com’è sua tradizione, in piena autonomia anche organizzativa in ogni aspetto dello svolgimento della campagna referendaria non aderendo di conseguenza ad alcun tipo di comitato, e ponendo al centro del dibattito pubblico una più ampia riflessione sui continui tentativi di manomettere la Costituzione, che invece, oggi più che mai ed in ogni sua parte, conferma straordinari elementi di attualità e di modernità. Ribadiamo l’assoluta necessità di una reale attuazione delle disposizioni costituzionali, che ancora oggi sono disattese in parte rilevante, e l’urgenza di ribadire e rilanciare la centralità del Parlamento rispetto al potere del governo, sempre più esteso e incontrollato, all’abuso di decreti legge e di voti di fiducia, alla prassi di spostare al di fuori del Parlamento le sedi del dibattito e persino delle decisioni proprie delle Camere. Più in generale, davanti alla crisi economica e sociale da cui l’Italia non è mai uscita da un decennio, occorre finalmente operare per la realizzazione concreta dei principi costituzionali in merito al lavoro, alle imprese, alla sanità, alla scuola, ai servizi, all’ambiente, alla cultura, al paesaggio, alla legalità, alla solidarietà, all’eguaglianza, alla pace.
LA SEGRETERIA NAZIONALE ANPI
14 febbraio 2020
Il testo del documento del Comitato nazionale ANPI che illustra le ragioni della scelta. "Una legge improvvisata e opportunistica. L'ANPI non aderirà ai Comitati del NO e realizzerà iniziative in autonomia"
25 luglio 2020: sezione ANPI Centocelle: pastasciutta antifascista
Sabato 25 luglio, in tutta Italia, è la giornata della “pastasciutta antifascista” dei fratelli Cervi, in ricordo del 25 luglio 1943 quando, dopo l’arresto di Mussolini, si volle festeggiare, come disse il padre Alcide Cervi, il “più bel funerale del fascismo” con una pastasciutta offerta dalla famiglia a tutto il paese.
Programma:
Dalle 12:30 assegnazione posti prenotati nel rispetto delle attuali disposizioni anticovid
Saluto del vicepresidente Leonardo Rinaldi
Dalle 13:30 pastasciuttata antifascista abbondante
Dalle 14:00 intervento rievocativo: Luca Kocci
Letture: Simonetta Ramacciani
Giuspin presenta il piccolo teatro della parola
Dalle 16:00
attraversamenti musicali con Giulio Faillaci, Duo Elcaset (Felice Lechiancole e Costanza Pedota), Simone Baggiani e la sua chitarra.
Menù:
- Mezzemaniche al ragù in bianco
all'arancia;
- mezzemaniche pomodoro e basico;
- mezzemaniche di tutto
- mezzolitro d'acqua e un bicchiere di vino;
- taralli e caffè.
Diecieuro
È gradita la prenotazione al numero 3803619717 tramite whatsapp o alla mail anpi100celle@tiscali.it
I proventi dell'iniziativa saranno devoluti alla Cassa del mutuo soccorso della Libera Assemblea Centocelle
Antifascisti sempre
25 luglio 2020: sezione ANPI Trullo-Magliana: Pastasciutta antifascista
Il più bel funerale del fascismo
Si svolgerà Sabato 25 luglio 2020 dalle ore 19.30 presso il Giardino Caterina Cicetti al Trullo, la terza edizione de
“La Pastasciutta antifascista di Casa Cervi.”
Anche quest'anno la sezione ANPI Trullo-Magliana “Franco Bartolini”, nel ricordo della prima pastasciutta offerta dalla famiglia Cervi per festeggiare la caduta del fascismo, si ritroverà con tutta la cittadinanza nel giardino Caterina Cicetti insieme alla satira pungente della giornalista ed autrice radiofonica Francesca Fornario, ai ritmi sudamericani della SinconTrullo la Murga del quartiere, alle canzoni popolari suonate da Anna Schettini ed alle musiche del cantautore Massimiliano D'Ambrosio e del flautista Maurizio Ziomi. Una serata per festeggiare tutti insieme con una buona pastasciutta al sugo, un bicchiere di rosso e una fette di cocomero questa importante ricorrenza.
Ci ritroveremo pertanto in una mangiata collettiva per unirci anche a Roma alla rete nazionale della pastasciutta antifascista.
Per dirlo con le parole di Papà Cervi :
“ la pastasciutta in bollore: Il più bel discorso sulla fine del fascismo”
Per quest'anno si ricorda a tutti il rispetto delle norme anticovid:
mantenere le distanze di sicurezza, indossare quando necessario le mascherine e disinfettare spesso le mani.
Comunicare partecipazione alla mail sez.anpi.bartolini@gmail.com
Alla caduta del fascismo, il 25 luglio del 1943, fu grande festa a casa Cervi, come in tutto il Paese. Una gioia spontanea di molti italiani che speravano nella fine della guerra, nella morte della dittatura. Seguiranno i mesi delle peggiori persecuzioni per il popolo italiano e la Liberazione verrà solo 20 mesi dopo, al prezzo di molte sofferenze. Ma quel 25 luglio, alla notizia che il duce era stato arrestato, c’era solo la voglia di festeggiare.
Da Casa Cervi partì uno degli eventi spontanei più originali, con una grande pastasciutta offerta a tutto il paese, per festeggiare, come disse Papà Cervi, il “più bel funerale del fascismo”. I Cervi portarono la pastasciutta in piazza, nei bidoni per il latte. Con un rapido passaparola la cittadinanza si riunì attorno al carro e alla “birocia” che aveva portato la pasta. Tutti in fila per avere un piatto di quei maccheroni conditi a burro e formaggio che, in tempo di guerra e di razionamenti, erano prima di tutto un pasto di lusso.
C’era la fame, ma c’era anche la voglia di uscire dall’incubo del fascismo e della guerra, il desiderio di “riprendersi la piazza” con un moto spontaneo, dopo anni di adunate a comando e di divieti.
Di quel 25 luglio, di quella pagina di storia italiana è rimasto poco nella memoria collettiva. Eppure c’è stato, in tutta Italia e in quella data, uno spirito genuino e pacifico di festa popolare: prima dell’8 settembre, dell’occupazione tedesca, della Repubblica di Salò. Prima delle brigate partigiane e della Lotta di Liberazione.
Da più di vent’anni questa festa antifascista, popolare e genuina, rivive nell’aia del Museo Cervi, mantenendo intatto lo spirito di quei giorni. L’ideale della pastasciutta del 25 luglio ha conquistato così, e continua a conquistare, molti altri territori e comunità, che vogliono riproporre la stessa formula di ritrovo spontaneo e festoso. Per ricordare, e siamo sempre di più a farlo, una data simbolica della nostra storia.
SiconTrullo: La SinConTrullo è una murga italiana, romana, nata come laboratorio musicale e di ballo ispirato alla murga argentina. Dal 2011 la Murga SinConTrullo è attiva con uno spettacolo in continua costruzione e miglioramento; opera nel sociale offrendo la possibilità di partecipare al proprio laboratorio in maniera libera e gratuita e proponendo le proprie attività anche all'interno delle scuole elementari del quartiere Trullo, Roma, luogo da cui la murga prende il nome e dove svolge le principali attività sociali.
Non mancano le esibizioni in manifestazioni esterne al quartiere o al comune di Roma in cui la Murga Sin ConTrullo propone una parata di Murga che comprende ritmi, balli, canti e rappresentazioni teatrali; laboratori di percussioni e di ballo destinati, indifferentemente a bambini e adulti.
Massimiliano D'Ambrosio: cantautore. Ha frequentato il Folkstudio di Giancarlo Cesaroni. L’ispirazione a scrittori o poeti è una costante nelle sue canzoni. Tra gli autori messi in musica troviamo: Edoardo Sanguineti, Stefano Benni, Federico Garcia Lorca, Jorge Amado ed altri. Ha all’attivo tre album e diverse collaborazioni tra cui quella con Marino Severini dei Gang e con la cantante irlandese Kay McCarthy. E’ l’organizzatore del Tributo De André giunto alla XIV edizione.
Maurizio Ziomi: flautista. Suona con la Stradabanda, la Banda dellaMontagnola e in duo col chitarrista M. Pigolotti, col quale ha all'attivo due album, uno dedicato ai Nirvana, l'altro a Lucio Dalla. Ha collaborato e collabora come autore e arrangiatore con numerosi artisti (Roberta Verde, Brigitte Bordeaux, etc.)
Francesca Fornario: è giornalista, scrittrice ed autrice satirica in radio e tv. Scrive per Il Manifesto, Il fatto Quotidiano e Micromega, collabora con il programma radiofonico Un giorno da pecora in onda su Rai Radio 2, con Rai 3 e Sky. Nel 2015 ha pubblicato con Einaudi il suo primo romanzo “La banda della culla”
20 luglio 2020
Oggi 20 luglio Gastone Malaguti compie 94 anni! Auguri “Biondino”, auguri "Efistione"!!!!!
Interviste e scritti:
18 luglio 2020
23 luglio 2020: presidio antifascista e antirazzista a Statuario
Il 23 Luglio alle ore 18 in Via Polia il Comitato Provinciale ANPI di Roma e le Sezioni ANPI del VII Municipio indicono un presidio democratico nel Quartiere Statuario, inteso quale momento di riflessione in merito al pesante clima venutosi a creare nelle periferie della città in conseguenza della grave crisi socio economica indotta dall'emergenza sanitaria e del pericolo di strumentalizzazione politica della stessa da parte delle destre che viviamo quotidianamente nei nostri quartieri.
L'iniziativa avrà come scopo la sensibilizzazione della cittadinanza verso le attività dell''ANPI (anche attraverso il tesseramento) e prevede i contributi delle sezioni ANPI del Territorio e delle forze democratiche del Coordinamento Unitario Antifascista e Antirazzista Municipale in un contesto di serena e gioiosa condivisione dei valori della Costituzione.
All'iniziativa sono state invitate le Autorità Municipali. L’invito è stato rivolto, per conoscenza, alla Sindaca Raggi.
Roma, 19 luglio 2020
Le sezioni ANPI del VII Municipio:
Statuario Capannelle
Cinecittà Quadraro
Marturano Medelina
Appio
18 luglio 2020: Cadono le bombe a San Lorenzo; 19 luglio 2020: commemorazione dei ferrovieri e dei cittadini vittime del bombardamento del 19 luglio 1943
Sabato 18 luglio 2020 dalle ore 18:30 alle 23:30
Piazza dei Sanniti, San Lorenzo
Giornata in memoria del bombardamento del 19 Luglio 1943
Sabato 18 LUGLIO 2020 | Piazza dei Sanniti
PROGRAMMA
ore 18.30 - 20.30
ASSEMBLEA/DIBATTITO
"Guerra e Dopoguerra, Pandemia e post Pandemia"
Partecipano:
Mauro Capocci (storico della medicina, Univ. Pisa)
(
)
Davide Romaniello (economista di
Giulia Zitelli Conti (storica, Sapienza Univ. di Roma)
Contributi audio "Voci dal lockdown"
In chiusura alle 20,30
- Intervento teatrale di Ascanio Celestini
- Cena in convenzione con Vox Populiche devolverà il 30% del ricavato alla serata, Via dei Volsci 113/115 incrocio Piazza dei Sanniti ore 21.30
- In ricordo di Giorgio Bisegna - Proiezione del filmato e ricordi delle compagne e dei compagni (sarà presente Lidia Piccioni)
- A seguire - Gaia Riposati recita Majakovskij (Cineforum Antivirale ).
- Emilio Stellain concerto
Giornata in memoria del bombordamento del 19 Luglio 1943
Sabato 18 LUGLIO 2020 | Piazza dei Sanniti
Il tema scelto per il dibattito del 18 luglio si propone di collegare la realtà dell’oggi, con la pandemia globale che abbiamo sperimentato e stiamo sperimentando, a una vicenda traumatica della storia passata (il bombardamento del 1943 che ha colpito San Lorenzo e il dopoguerra), andando a guardare i problemi strutturali, sociali e umani che le due vicende storiche hanno provocato (l’una lontana nel tempo, l’altra a noi contemporanea).
16 luglio 2020
Occupazione fascista di Via delle Baleniere ad Ostia: lettera aperta al Prefetto di Roma per lo sgombero immediato
il Prefetto di Roma Dott.ssa Gerarda Pantalone
p.c. la presidente del X Municipio Giuliana Di Pillo
Partito Democratico Roma
13 luglio 2020
Aggressione razzista ad Ardea contro la famiglia Ion: dura condanna da parte dell'ANPI Roma e piena solidarietà alla famiglia
08 luglio 2020
I lugubri tentativi di casapound di alimentare odio e rabbia, questa volta contro l'INPS
Quello dei fascisti è il tentativo di cavalcare il malessere generato dalla crisi, che va denunciato e disinnescato. Essi lasciano nell'indefinitezza la rabbia che vorrebbero suscitare contro il nemico di turno, esprimendo solo odio.
Le organizzazioni fasciste vanno sciolte e sgomberate tutte le loro occupazioni.
Va applicata la Costituzione nei suoi principi fondamentali di diritto al lavoro, di dignità di ogni persona umana, di uguaglianza e di giustizia sociale. Altrimenti si lascerà spazio solo alla disperazione, alla rabbia, alla demagogia delle soluzioni peggiori e più pericolose. E su questo saremo tutti responsabili, se resteremo indifferenti.
Fabrizio De Sanctis
Coordinatore ANPI Lazio
07 luglio 2020
10 luglio 2020: nasce la sezione ANPI di Allumiere
Ieri come oggi, Sempre Partigiani!
02 luglio 2020
6 luglio 1960 – 6 luglio 2020 ore 17,30 L'antifascismo romano a San Paolo unito
Appuntamento a Porta San Paolo alle ore 17,30
Il 6 luglio 1960 a Roma, come in quei giorni in tutta Italia, le donne e gli uomini della Resistenza, attraverso una mobilitazione unitaria, chiamarono a raccolta le forze politiche e sindacali del paese per difendere le conquiste nate dalla lotta alla tirannia nazifascista, con una mobilitazione che costrinse alle dimissioni il governo Tambroni tenuto in piedi dai voti del MSI, ovvero di chi proclamava l'eredità del fascismo a 15 anni dalla Liberazione. La scintilla delle proteste fu la provocazione fascista che avrebbe voluto radunarsi a congresso a Genova, città Medaglia d’Oro per la Guerra di Liberazione. A sessant'anni da quella mobilitazione ricordiamo in tutta Italia e rivendichiamo quell'unità antifascista. Quell'unità antifascista, oggi come ieri rappresenta il baluardo posto a difesa della Repubblica, della Costituzione e della sua attuazione. Come nella Resistenza uomini e donne di diverso orientamento politico e culturale si unirono contro i nazifascisti per riscattare il paese e la dignità del popolo italiano, oggi l’Italia democratica e antifascista ricorda quelle giornate come momento cruciale di sviluppo della Repubblica nata dall'antifascismo e dalla Resistenza. L'antifascismo è ancora valore portante e cemento della nostra convivenza civile ed oggi come allora non solo movimento morale ma teoria dello Stato improntato ai principi fondamentali della Costituzione di libertà, di uguaglianza, di democrazia e di giustizia sociale. Il prossimo 6 luglio alle ore 17,30 saremo al Memoriale della Resistenza di Porta San Paolo per rinnovare, nel nome dei combattenti della Libertà e dei caduti di quelle giornate del luglio 1960, il nostro impegno civile, sociale e politico di cittadine e cittadini liberi.
ANPI -FIAP - ANPPIA - AICVAS - CGIL
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Ripudia intolleranza, razzismo e antisemitismo.
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